Giro 2023: Zana batte Pinot dall’inizio, Roglic e Thomas eliminano Almeida

Giovedì 25 maggio 2023 alle 17:03

Filippo Zana ha vinto la diciottesima tappa del Giro d’Italia. Il corridore Jayco AlUla ha battuto Thibaut Pinot in cima al Palafavera in Val di Zoldo. Geraint Thomas e Primoz Roglic hanno colpito João Almeida, che ha avuto una giornata meno buona. Thomas rimane leader della classifica generale.

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Giovedì i corridori dovevano ancora scalare molte montagne nel Giro d’Italia. In totale, c’erano cinque salite classificate nel menu. Gli ultimi 50 chilometri sono stati particolarmente impegnativi con una salita di prima categoria e due salite di seconda categoria. Ci si aspettava in anticipo che le fughe avrebbero vinto, soprattutto con le tappe ancora più dure di venerdì e sabato in testa.

Healy no, Pinot sì
Fu quindi poco dopo la partenza di Oderzo che esplosero gli attacchi. Chi altri se non Ben Healy ci ha provato subito. L’instancabile irlandese era accompagnato da diversi compagni, ma il suo tentativo di attacco alla fine fallì. Healy aveva gettato troppa potenza in piano e ha dovuto mollare inesorabilmente sulla prima salita. In qualità di leader della classifica dei re delle montagne, ovviamente non è stata una buona cosa.

Gee ha fatto ancora una volta parte della prima fuga – foto: Cor Vos

Un certo numero di altri aggressori ha avuto più fortuna. Aumentano il vantaggio sul Passo della Crossetta (13,5 km al 7,1%). Dopo una fusione post-top, la line-up per il primo breakout era completa: Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën), Derek Gee, Marco Frigo (entrambi Israel-Premier Tech), Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Warren Barguil (Arkéa-Samsic) e Filippo Zana (Jayco AlUla) hanno unito le forze in rotta verso la Val di Zoldo.

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Roglic subito in difficoltà?
Sul Passo della Crossetta, inoltre, si è vista due volte una strana immagine: Primoz Roglic era in fondo al gruppo e doveva addirittura lasciare un varco. Non era chiaro se dovesse davvero mollare la presa, ma di certo non era un buon segno che il favorito sloveno al volante di Sepp Kuss sarebbe stato riportato in gruppo. Per inciso, INEOS Grenadiers aveva visto che Roglic era in difficoltà, perché proprio in quel momento hanno aumentato il ritmo.

Roglic fatica in apertura – Foto: Cor Vos

Lavorazione di De Plus
Dopo la cima della prima salita, però, la pace è tornata nel gruppo. Il gruppo di testa è stato in grado di guidare sempre più lontano in questo modo. Ai piedi della terza e più impegnativa salita di giornata, la Forcella Cibiana (9,7 km al 7,7%), il loro vantaggio è di sei minuti. Il Pinot è stato primo in cima alla Forcella Cibiana, diventando così il leader virtuale nella classifica del Re delle Montagne.

Anche il francese del Groupama-FDJ era ancora a soli sei minuti e 48 secondi da Geraint Thomas, che indossava la maglia della coccarda, quindi anche INEOS Grenadiers ha deciso di intensificare di nuovo. Laurens De Plus, in particolare, è entrato in carica abbastanza presto. Il belga, che da Thomas Il Plusky si chiama, è salito velocissimo e i primi hanno perso non c’è tempo un minuto e mezzo.

Kuss e Roglic accelerano, Almeida deve mollare
A undici chilometri dal traguardo i primi, che non erano più accompagnati da Pronskiy, hanno ripreso la salita. Il Coi (5,5 km @ 9,5%) è stata una salita molto ripida, con tratti anche fino al 19% di pendenza. Apparentemente il Pinot si sentiva ancora molto bene e ha accelerato abbastanza presto sul Coi. Il campione italiano Zana è riuscito a seguire bene, il resto del gruppo di testa ha dovuto mollare la presa.

L’accelerazione di Kuss – foto: Cor Vos

Nel gruppo ridotto, improvvisamente abbiamo visto a spostare uomini di Jumbo-Visma. Sepp Kuss, con Roglic al volante, ha preso il sopravvento fortissimo e subito molti favoriti, tra cui il numero due João Almeida, hanno dovuto mollare la presa. Jay Vine ha provato a riportare in squadra il portoghese con Kuss, Roglic, Thomas ed Eddie Dunbar ma non è andata così in fretta. Anche prima della vetta c’erano nuove attrezzature, questa volta dello stesso Roglic. Lo sloveno, però, ha messo subito al volante Thomas.

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Almeida non torna
Poco prima della vetta del Coi, Vine e Almeida, cavalcando nel suo stile ben noto, si sono avvicinati nuovamente al gruppo di Roglic, Thomas e Kuss. Non è stato però possibile per Almeida entrare davvero in sintonia, che ha perso il compagno di squadra Vine per un errore in discesa. Lo scalatore portoghese, insomma, ha dovuto farcela da solo sul Palafavera (2,3 km al 6,9%).

Roglic e Thomas erano i favoriti – foto: Cor Vos

Pinot battuto da Zana
Nel frattempo, c’era ancora uno sprint per la vittoria. Pinot ha iniziato questa volata molto presto, permettendo a Zana di rimontare negli ultimi metri. Pinot non si è arreso, ma Zana ha comunque ottenuto un bel pugno finale. Zana ha così ottenuto la più grande vittoria della sua carriera. Pinot e Barguil si sono piazzati secondo e terzo.

Torna subito ai preferiti. Almeida ha raggiunto Dunbar e ha cercato di raggiungere Thomas e Roglic da solo, ma non ci è riuscito. Il portoghese ha perso tempo nell’ultimo chilometro e alla fine ha dovuto ammettere più di 20 secondi. Roglic ha nuovamente saltato Almeida in classifica generale in questo modo.

Zana e Pinot via libera allo sprint per la vittoria in Val di Zoldo – foto: Cor Vos

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