gli effetti sul piano vaccinale – Corriere.it

Entro la fine di giugno sono previste 7 milioni di dosi del vaccino Vaxzevria. Saranno gli ultimi. La Commissione Europea ha deciso di non rinnovare il contratto con AstraZeneca perché i termini di consegna venivano rispettati raramente e questo rendeva difficile la pianificazione dell’immunizzazione in tutti i paesi. La pausa era nell’aria, ma non dovrebbe incidere più di tanto quando si tratta di raggiungere gli obiettivi di immunità collettiva fissati dall’Italia. 60% a fine luglio e 80% a settembre. La disponibilità di fiale sarà abbondante nei prossimi mesi. Nei prossimi giorni è attesa anche Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, per la preparazione tedesca Curevac, al messaggero Rna. E con Pfizer-BioNTech si è assistito ad una rinegoziazione al rialzo delle forniture grazie alla crescente capacità produttiva anche negli stabilimenti europei.

Vaccini in Italia: cosa devi sapere

I problemi delle regioni

Nel Campania perché hanno appena finito le dosi, prima delle consegne del preparato previste per mercoledì. Nel Lazio non c’è nemmeno una finestra libera fino alla fine di maggio per vaccinarsi con il vaccino tedesco-americano. Nella regione guidata da Vincenzo De Luca, il carenza di fiale determina la chiusura di due importanti punti vaccinali (la Mostra d’Oltremare e l’hangar di Capodichino) che da soli effettuano 13.000 iniezioni al giorno. Oggi e domani le amministrazioni cadranno inevitabilmente in un’area che sfiora le 60.000 al giorno. Il governatore attacca la struttura della commissione guidata dal generale Francesco Figliuolo sostenendo che non si fa nulla per fare rifornimento lamentandosi delle 194mila dosi in meno nella sua regione in proporzione alla popolazione, poiché nella prima fase della campagna un numero maggiore di fiale è stato assegnato alle regioni per età di nascita secondo lo storico criterio e la Campania non è uno di questi.

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Una testa, un vaccino

Il riequilibrio è comunque in corso. Di sicuro Pfizer puntualmente eroga 2,1 milioni di dosi ogni martedì e la scorta viene distribuita pro quota, da metà aprile, secondo il principio di una testa, un vaccino. Di certo non ha aiutato la scelta di De Luca mettere in sicurezza isole come Procida prima del piano nazionale. Il turismo va rilanciato, certo, ma tra oggi e domani c’è il rischio che gli over 60, 70 e 80 rimasti da coprire debbano aspettare almeno due giorni perché la Campania sta finendo i soldi. Nel Lazio la questione è strettamente legata alla scelta della Regione di dare la possibilità di scegliere il vaccino da somministrare. Pfizer gode inoltre di maggiore credibilità per la comunicazione altalenante che ha penalizzato AstraZeneca, di fatto sottoutilizzata in Lazio e Campania. È Matera non ha nemmeno servito l’incentivo di vaccinazione da banco tentato la scorsa notte. Bastava arrivare prima – senza nemmeno prenotare – per inoculare la preparazione ma solo 250 dosi (su 750 disponibili) sono stati utilizzati, provocando controversie.

La strategia per J&J

Sicuramente stiamo anche assistendo a a Sottoutilizzo di Johnson & Johnson che ancora non ha riscaldato i motori. Ovviamente sono arrivate poco meno di 400.000 dosi, ma ne è stata somministrata poco più della metà. L’ipotesi del loro utilizzo in comunità montane, in particolare in Abruzzo e Calabria, con squadre mobili di difesa in collaborazione con la Protezione civile. Logisticamente sarebbe funzionale: un preparato monodose, preferibilmente consigliato per gli over 60. Sarebbe meglio usarlo principalmente per intercettare sospetti e irraggiungibili nelle categorie più rischiose. D’altra parte sono ancora lì 2 milioni oltre 70 anni da vaccinare. Entro la metà di maggio, la quota dovrebbe essere ridotta al minimo, limitata solo ai non vax. Ma quello che preoccupa di più. Sono attesi di nuovo a maggio 12 milioni di vaccini per mantenere la velocità di 500mila colpi al giorno. Ieri 8.892 nuovi casi Covid (per un totale di 4.111.210) e 139 vittime (122.833). La cifra più bassa dal 25 ottobre. Il numero totale di pazienti in terapia intensiva è sceso a 2.192 (19 in meno).

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9 maggio 2021 (modifica il 9 maggio 2021 | 23:41)

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