NAPOLI – “Confermo che questa è la prima volta che ci confrontiamo con i media. Definirei il frase sbagliata, infondata e degna di riforma in secondo grado. Bisogna chiarire puntuale. il Napoli Venerdì sera ha presentato la dichiarazione di reclamo, con richiesta di accesso a documenti ufficiali che si compongono per la maggior parte con la documentazione che abbiamo prodotto a corredo della denuncia in primo grado, ma soprattutto con un voluminoso fascicolo della Procura federale su cui il giudice sportivo ha basato parte della decisione“. L’avvocato Mattia Grassani, legale del club azzurro, si è rivolto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli tornando in partita con Juve non giocato il 4 ottobre e il conseguente 0-3 al tavolo (con annesso punto di penalizzazione) disposto dal giudice sportivo. “Dovrebbe accadere oggi – continua –, quindi passeranno cinque giorni per presentare le ragioni. Il Napoli, all’incirca tra venerdì e sabato, se oggi ci vengono messi a disposizione i documenti ufficiali, dovrebbe motivare. È chiaro che se i documenti ci saranno messi a disposizione domani, andremo a lunedì prossimo. Poi ogni giorno sarà utile convocare l’assemblea e andare a discutere a Roma“.
De Luca attacca: “Senteza limpida come bagna cauda”
Grassani: “Il Napoli non poteva uscire dalla quarantena”
“Mi sono preso un giorno e mezzo sabbatico perché dopo aver letto la sentenza una volta ho pensato che non fosse vero, che non fosse proprio il sistema di motivazione che spingeva il giudice a imporre la più grave delle sanzioni. Si è quindi iniziato a lavorare per ottenere un giudizio globale su una sentenza certamente attaccabile, ricca di passaggi non sostenibili di secondo grado, primo fra tutti un principio di gerarchia delle fonti. Dillo Napoli Non è stato fino alle 14:13 di domenica che è diventato chiaro il divieto di viaggio e che dopo quel tempo il viaggio non avrebbe potuto essere organizzato è falso, queste sono due ipotesi completamente smentite dai documenti. Già sabato erano arrivati documenti da Napoli ASL. I giocatori non potevano lasciare il file quarantena. Il giudice Mastrandrea non può dirci che il Napoli non intende più partire per Torino perché i giornali dicono il contrario. Inoltre, in quel momento, se il provvedimento fosse stato positivo, il Napoli avrebbe potuto facilmente organizzare un viaggio, con la disponibilità della compagnia aerea e la possibilità di prelevare i giocatori e arrivare a Torino 2-3 ore al ‘Avanzate.“.
Grassani: “Il Napoli non poteva partire”
“Come primo passo, abbiamo sostenuto che il divieto imposto da sabato riguardava la possibilità di intraprendere un viaggio così impegnativo e i colloqui con i vertici Asl nei giorni scorsi lo hanno confermato. Quando viene disposta la quarantena, la possibilità di giocare è soggetta a una deroga che l’ASL può concedere, ma solo formalmente per iscritto. La quarantena assorbe ogni possibilità di movimento, anche di discesa, ancor meno per un viaggio di 1600 km andata e ritorno, entrando in contatto con una moltitudine di soggetti“.
Grassani: “Lo sport deve prevalere”
“Quando ci sono controversie legali, è difficile parlare chiaramente. Ma qui c’è un principio fondamentale del rispetto della regolarità di un campionato. Oggi fatti e sviluppi totalmente negativi non lasciano dubbi, ma all’epoca la situazione del contagio rischiava di sfuggirgli di mano. L’ASL ha scelto di essere cauti e di rispettare le regole. Se questo principio viene adottato dalla Corte d’Appello dello Sport e non si pensa a una classifica composta da asterischi per punti persi o vittorie da tavolo, ritengo che il comportamento più auspicabile e più orientato in I principi della Giustizia Sportiva sono da considerare l’assoluta tumultuosità di questi giorni, le contraddittorie comunicazioni della Lega dopo le prescrizioni dell’ASL. Deve portare allo sport dominante. Queste partite di cartello, se non si giocano in Serie A e vengono assegnate alla classifica che mortifica e penalizza un club che non ha potuto viaggiare, significa violare il campionato ed è anche mancanza di rispetto per loro. altri club. Mastrandrea dice che sabato il Napoli non voleva già viaggiare, ma questa è una sciocchezza smentita dai documenti“.
Grassani: “Cuneo pronto all’uso”
“Stiamo andando passo passo, ma se la Corte d’Appello dello Sport con motivazioni che oggi sarebbe difficile spendere dovesse assumere un atteggiamento negativo, almeno il ricorso al Collegio di Garanzia CONI è ovvio. Affidandomi alle mappe e ai principi di diritto, credo che già nel secondo caso sia difficile sbagliare contro il Napoli.“.
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