Sportelli bancari chiusi: le Marche in testa alla flessione
Secondo le ultime statistiche, le Marche sono la regione italiana con la maggiore flessione nel numero di sportelli bancari chiusi. Nel confronto tra il 2023 e il 2022, la regione ha registrato un calo del 6,7%, superiore alla media nazionale del -3,9%.
Non solo le Marche, ma anche altre regioni italiane, come Abruzzo e Lombardia, hanno registrato una significativa flessione con percentuali rispettivamente del 5,1%. Sicilia e Calabria seguono con un calo rispettivamente del 5% e del 4,2%.
La desertificazione bancaria, ovvero la riduzione o scomparsa di banche sul territorio, è un fenomeno preoccupante in Italia. Nelle Marche, sempre più persone stanno vedendo diminuire le possibilità di accedere ai servizi bancari nel proprio comune di residenza.
I dati più recenti mostrano che ben 76.000 marchigiani vivono in comuni senza alcuna banca, rappresentando un aumento di 21.400 rispetto all’anno precedente. Per il 78% di loro, l’accesso agli sportelli bancari è stato completamente compromesso nell’ultimo anno.
Ad oltre 136.000 marchigiani, invece, è rimasto solo un unico sportello bancario nel proprio comune di residenza, mettendo a rischio l’accesso ai servizi bancari in futuro.
Questo fenomeno colpisce non solo le persone, ma anche le piccole imprese marchigiane e italiane in generale. I dati evidenziano che ben 5.700 imprese marchigiane hanno sede in comuni senza alcuna banca, rappresentando un aumento di 1.400 rispetto all’anno precedente. Il 77% di queste imprese ha dovuto abbandonare il proprio comune nel corso dell’ultimo anno.
A livello regionale, ben il 31,5% dei comuni marchigiani non dispone di sportelli bancari. Nel corso dell’ultimo anno, ben 12 comuni sono stati abbandonati, e non è escluso che questo fenomeno possa interessare più della metà del territorio regionale.
A livello nazionale, sono ben 3.300 i comuni senza filiali bancarie, e tra i primi dodici comuni marchigiani senza sportelli bancari, i più popolosi sono Castelbellino, Montelupone e Esanatoglia. I comuni con un unico sportello bancario a rischio includono Folignano e Pollenza.
L’Osservatorio sulla desertificazione bancaria ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e la classe politica sulle conseguenze di questo fenomeno. Nonostante l’aumento dell’uso delle tecnologie digitali nel settore bancario, il problema della chiusura degli sportelli bancari persiste.
Secondo First Cisl, le banche italiane stanno privando milioni di persone di un servizio essenziale, con particolare impatto sugli anziani e sulle persone con scarse competenze digitali. Le chiusure degli sportelli bancari sono principalmente motivate dalla volontà di tagliare i costi e non dalla diffusione delle tecnologie digitali.
Sulla base dei piani d’impresa delle banche, si prevede un’ulteriore accelerazione delle chiusure nel 2024. La situazione richiede un’attenzione particolare da parte delle istituzioni affinché non si creino situazioni di emarginazione e esclusione bancaria.
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