Hamelin Prog: Michele Guardì e i fuorionda delle Iene, polemica in Rai: «Avviare accertamenti, lazienda prenda posizione» – Corriere Roma

Hamelin Prog: Michele Guardì e i fuorionda delle Iene, polemica in Rai: «Avviare accertamenti, lazienda prenda posizione» – Corriere Roma

Scandalo alla Rai: il regista Michele Guardì insulta i collaboratori

Nelle ultime settimane, la Rai è stata scossa da uno scandalo che coinvolge il noto autore e regista Michele Guardì, noto per il programma “I Fatti vostri”. Sono stati registrati dei fuorionda in cui Guardì si è lasciato andare a pesanti insulti nei confronti dei collaboratori, degli artisti e dei figuranti.

La vicenda ha acquisito ancora più risonanza quando il programma televisivo “Le Iene” ha deciso di mandare in onda i fuorionda, accompagnati da un’intervista al regista stesso. Durante l’intervista, Guardì ha negato con forza gli addebiti e ha cercato di minimizzare l’importanza dei suoi insulti.

La situazione è talmente grave che la consigliera di amministrazione Rai, Francesca Bria, esponente del Partito Democratico, ha chiesto che vengano avviate indagini interne per accertare quanto accaduto e che siano adottate delle sanzioni per tutelare l’immagine dell’azienda.

Anche la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, appartenente al Movimento 5 Stelle, ha preso posizione sulle frasi offensive pronunciate da Guardì, chiedendo alla Rai di intervenire in maniera decisa.

L’azienda si è prontamente attivata, avviando un audit interno per fare piena luce sulla vicenda e ha già messo in atto le procedure aziendali previste per affrontare situazioni di questo genere, coinvolgendo il regista.

Durante il servizio delle Iene, sono emersi alcuni degli insulti pronunciati da Guardì, che hanno destato indignazione nel pubblico. Il regista ha cercato di giustificarsi, sostenendo che si tratta di cose vecchie e ha presentato le sue scuse per le parole pronunciate.

Ma non finisce qui: le Iene hanno mostrato anche l’autista di Guardì, sostenendo che sia un collaboratore pagato dalla Rai, cosa che è stata prontamente negata dal regista. Secondo Guardì, l’autista è un suo assistente con un contratto regolare e il suo rapporto con la Rai è di natura consulenziale.

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