Il noto oppositore politico russo Alexei Navalny è morto nella colonia penale di Kharp, situata a 2 mila chilometri da Mosca. Al momento è in corso un’indagine per determinare le cause del decesso. Secondo quanto riportato, Navalny avrebbe avvertito un malore dopo una passeggiata e, nonostante le misure di rianimazione, ha perso conoscenza. I media russi hanno speculato che la causa della morte potrebbe essere un coagulo di sangue.
La notizia del decesso è stata comunicata al presidente Putin. La portavoce di Navalny ha annunciato che ulteriori informazioni sulla morte saranno fornite successivamente. Navalny era l’oppositore politico più noto del presidente Putin e aveva avuto diverse controversie legali in passato, tra cui condanne per truffa e creazione di una “comunità estremista”.
Nel 2020, Navalny subì un avvelenamento che lo portò a lottare per la vita in ospedale. Nonostante questo attacco, scelse di tornare in Russia, consapevole della possibilità della morte. Navalny era un politico influente e aveva il sostegno di diversi gruppi di opposizione. Non era solo un esule di lusso, ma un protagonista attivo della politica russa.
Nonostante le sfide che affrontava, Navalny ottenne risultati significativi nelle elezioni del 2020 in Siberia. La sua voce, nonostante le difficoltà e l’indebolimento, continuava a rappresentare una minaccia per Putin.
L’opposizione e i sostenitori di Navalny sono in lutto per la sua morte e attendono con ansia ulteriori sviluppi sull’indagine sulle cause del decesso. La morte di Navalny sicuramente avrà un impatto significativo sulla scena politica russa e sulle dinamiche di potere nel paese.
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