Termina a reti inviolate il primo tempo di Bentegodi, quello tra Hellas Verona e Roma per la seconda gara del campionato di Serie A. 2020/21 Squadre che si sono sostanzialmente schierate allo specchio fin dall’inizio, cercando di limitare la propria rispettive migliori caratteristiche: eppure la verve di Pedro e Mkhitaryan mette subito in crisi l’Hellas, più volte costretto a usare i cattivi per fermare entrambe le ali giallorosse. Nell’ottavo, un buon inserimento di Veretout costringe Danzi a ritirarsi difensivamente, poi a commettere un fallo: dalla punizione dal limite non c’è pericolo per il gol di Silvestri. La già precaria fase difensiva degli Scaligeri subisce un’altra variazione nel 18, quando l’Imperatore è costretto a chiedere il cambio per infortunio: dentro Lovato.
Fuori da uno sporadico contropiede, giochiamo in porta: Spinazzola affonda facilmente sulla sinistra, ma l’occasione migliore arriva al solito Mkhitaryan, che davanti a Silvestri non ha freddo, tira alle gambe del portiere uscente. Enorme brivido nel finale in regione giallorossa, quando un tocco fortunato di Tameze mette i Faraoni in ottima posizione: discarica forse eccessivamente altruista per la vecchia Atalanta, che chiama fuori Mirante al miracolo con un tiro sporco. La palla deviata dal portiere colpisce la traversa, poi c’è un fallo in attacco. Il Verona, dunque, molto vicino al vantaggio alla fine, ma i giallorossi avrebbero vinto il confronto finora a punti.
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