“Ho perso mia sorella, ancora non posso parlare di lei”

Ilaria D’amico, compagno di Gigi Buffon e l’ex giornalista sportivo, ospite degli studi di Verissimo, ha parlato di sé, della sua vita privata, di quello che è successo alla sua famiglia di recente. “Come siamo passati alla quarantena? Gigi e io ci stavamo chiedendo se avremmo litigato. Ma no, non lo è. Ma quando abbiamo dovuto uscire le prime volte non vedevamo l’ora di essere a casa“.

– Addio calcio, ti manca?

Incredibile che io abbia salutato il calcio prima di Gigi. Ho chiuso questo lungo capitolo del giornalismo sportivo durato 23 anni. Ho imparato il mestiere della Rai da importanti maestri. Ho anche realizzato il primo reality sul calcio su Mediaset. Poi la rivoluzione Skysport. Il calcio era la mia zona di comfort e avrei potuto lavorarci per altri vent’anni, ma non avevo altre sfide da raccogliere.

-Il tempo dei grandi cambiamenti e della sofferenza. Perché hai perso tua sorella …

Non riesco ancora a parlare di lei, l’emozione mi spezza la gola e il respiro. È molto complicato. Ma sono grato di aver avuto più tempo da dedicare alla mia famiglia, a mia madre e alla figlia di mia sorella Catia. Per me è stata un punto di riferimento, la base a cui tornare, la persona che è lì per te. Abbiamo vissuto insieme una vita nelle nostre differenze e anche l’ultima parte del viaggio, attaccati, dandoci forza a vicenda. Ho preso su di me le verità di questo percorso per lasciarla calma e poi le ho spiegate gradualmente alle altre persone della famiglia. Perché in questo modo, tutti insieme, potremmo dare a mia sorella la forza e la speranza di essere lì nel migliore dei modi. Ci ha restituito la sua ironia, la sua capacità di fidarsi. La vita ci ha regalato, in questa terribile situazione dove avrei dato senza nemmeno pensare a me stesso, il fatto di affrontare insieme questo terribile cammino. La sua forza era essere vigile e presente finché il suo corpo non si addormentava. È svenuta lentamente. Penso che sia una ricompensa per coloro che sono stati così generosi.

-Tua madre?

È una madre molto forte, è una leonessa di segno e comportamento. Ci ha cresciuti così, prendendosi cura di noi da sola. Solo quello poteva piegarlo. Proprio una cosa così grande. Mi preoccupa. Ma è così forte che anche se è piegato e rimpicciolito, si sta riprendendo. Mia nipote sta studiando per diventare insegnante. Non ci dà mai nessun pensiero se non quello di rimettere in circolazione la gioia e la positività. Penso che mia sorella sarà felice con lei da lassù. Sento la mancanza fisica di mia sorella, non quella spirituale. Ha molti problemi. Ma forse adesso, per qualche giorno, ho visto i suoi occhi brillare di nuovo.

– Ancora bambini meno fortunati in fondo …

Di recente siamo riusciti ad acquistare una culla termica per il Buzzi. La generosità è tangibile e il pubblico di Verissimo ha risposto e ha potuto dare tanto da poter acquistare questa culla prematura per Buzzi. Può ancora essere donato al 45586.

(Pacchetto sorgente: Verissimo)