Fa male vederlo così. È stato il mio migliore amico per anni, forse anche il mio primo grande amore. Quand’ero bambino, me ne stavo segretamente sdraiato a letto ad ascoltarlo. La stanza era illuminata solo dai numeri digitali che indicavano l’ora. Se avvicinassi il dispositivo agli occhi, potrei leggere le parole “Schlummer” e “Schlaf” nel debole bagliore della radiosveglia. Tutta la magia era in questo dispositivo tedesco. Tutta la magia è venuta da lì.
Per quanto mi ricordo, ascolto la radio. Tutto il giorno è stato acceso: il Boswachtershow’s Ko, The Black Hole, Radio Romantica, Circoli esperti, God Be With Us, Hear Her, The Dik Voormekaar Show, Ball on the Roof, Between Begin and End, One Hour of Ischa, The State of the World, Music Hall, The Building, Argos, the Orphanage of hits, Borát, In de Rooie Haan, The Tros News Show, OVT, Early Birds, Along the Line, Radio Bergeijk, Ronflonflon, The Marathon Interview, The Evenings.
La radio non era un’amica prevedibile. Si spera di no. Raccontava storie che non sapevo di interessarmi: di argomenti occulti Il buco nerofemminismo a Ascoltala! e i problemi dell’amore in Radio romantica. A volte era reazionario con il discorso di GBJ Hiltermann (mio padre voleva spegnere il dispositivo, ma potevo ascoltarlo ipnotizzato) poi di nuovo incendiario a sinistra con Nel gallo rosso. Poteva farmi ridere con Ischa Meijer, André van Duin e Wim T. Schippers. Ogni ora di ogni giorno stava facendo qualcosa di diverso. Mi ha introdotto alla nuova musica, ha portato nella mia vita scrittori che leggono il mio stesso lavoro e scienziati che cercavano risposte alle domande della vita. In L’intervista di Maratona persone di cui a volte non avevo mai sentito parlare sono state intervistate per cinque ore (!) La radio era affascinante, sorprendente, a volte noiosa, ma mai noiosa. Ecco perché lo amavo.
Negli anni ho visto il mio ragazzo cambiare. Non poteva farne a meno, era a causa dei suoi capi. I gestori di canale, che hanno imparato dai sondaggi che le persone non vogliono essere affatto sorprese. Le persone vogliono sempre la stessa cosa. Ecco perché McDonald’s ha così tanto successo. Quando vedi la M gialla, sai cosa stai ricevendo, in qualsiasi parte del mondo. La M gialla sulla radio si chiama programmazione orizzontale: lo stesso programma ogni giorno alla stessa ora. Mai una sorpresa. Tutti i giorni dalle 6:00 alle 9:30 Radiocronaca 1 e subito dopo produttori di discorsi. E sempre la stessa musica intermedia. Il mio ragazzo è diventato un prevedibile, fastidioso idiota.
C’è un programma che sfugge ai desideri orizzontali dei gestori per un’ora alla settimana: Mangia!. Un talk show gastronomico spensierato, leggermente caotico, educativo, che stimola l’appetito ed estremamente importante. O devo spiegare a te (e al boss di Radio 1) che c’è un legame diretto tra le proteste dei contadini e il nostro sistema alimentare? Quanto è importante la conoscenza della nutrizione nella lotta contro l’epidemia di obesità? Che ruolo gioca il cibo nella solitudine? Parlare di cibo, cucina e divertimento è più importante che mai. Ma secondo il manager della catena, “tute Mangia! non nel profilo del canale di notizie e sport’.
Ciao amico, siamo stati benissimo insieme.
“Fanatico di Twitter. Piantagrane. Fanatico del bacon malvagio. Giocatore sottilmente affascinante. Esperto di birra.”
You may also like
-
Jumbo prevede di poter ridurre con “aumenti di prezzo eccessivi” | Economia
-
La legge sull’edilizia sconvolge il Senato con Hugo de Jonge
-
Caroline van der Plas di nuovo leader BBB
-
Le modelle che sembrano troppo giovani sono bandite dagli annunci di alcolici AI | Economia
-
Zutphen avrà ancora una volta una linea ferroviaria internazionale