L’Australia e la Nuova Zelanda, che ospiteranno i Mondiali femminili della prossima estate, hanno chiesto alla FIFA di abbandonare l’imminente accordo di sponsorizzazione con Visit Saudi. Vivianne Miedema, tra gli altri, ha già stigmatizzato la federcalcio mondiale per la prevista collaborazione con l’ufficio del turismo saudita.
“Abbiamo discusso ampiamente di questo problema con il governo e i nostri partner commerciali e siamo chiaramente d’accordo. Questo accordo non è in linea con la nostra visione del torneo”, ha aggiunto. Dire Il manager della Federcalcio australiana James Johnson, che parla anche a nome della federazione neozelandese, a vari media.
La FIFA deve ancora annunciare Visit Saudi come sponsor principale, ma i piani trapelati a gennaio hanno suscitato scalpore. Il lucroso accordo per la Coppa del Mondo è controverso poiché le donne sono oppresse in Arabia Saudita. Ci sono anche dure sanzioni per l’omosessualità.
L’Australia e la Nuova Zelanda erano già indignate il mese scorso di fronte alle voci dei media sull’accordo. Le nazioni ospitanti non erano a conoscenza dei piani della FIFA di concludere un importante accordo di sponsorizzazione con una società saudita.
Miedema: “Vi farebbe quasi ridere”
L’americana Alex Morgan è stata la prima figura di spicco a parlare contro il piano, che ha definito “bizzarro”. Miedema realizzato nella sua rubrica in ANNUNCIO Carne macinata FIFA. “Se non fosse una cosa così seria ci verrebbe quasi da ridere. È così ipocrita”, ha scritto l’attaccante, che salterà il Mondiale per infortunio.
Non è ancora chiaro se la FIFA accetterà le massicce critiche e abbandonerà l’accordo con Visit Saudi. “In ogni caso, non ci sentiremmo a nostro agio con una simile collaborazione. Continueremo a diffondere questo messaggio in attesa di ulteriori informazioni dalla FIFA”, ha detto Johnson.
La Coppa del Mondo FIFA si svolgerà dal 20 luglio al 20 agosto di questa estate. Le Orange Women si sono qualificate per la finale della precedente edizione dopo aver perso 2-0 contro gli Stati Uniti.
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