I paesi vicini mettono fine al flirt serbo e firmano un accordo sul gas con la Russia

I paesi vicini mettono fine al flirt serbo e firmano un accordo sul gas con la Russia

Il ministro degli Esteri russo Lavrov con il presidente serbo Vucic, dopo una conferenza stampa a Belgrado lo scorso 10 ottobre.  Immagine Darko Vojinovic / AP

Il ministro degli Esteri russo Lavrov con il presidente serbo Vucic, dopo una conferenza stampa a Belgrado lo scorso 10 ottobre.Immagine Darko Vojinovic / AP

Il ministro russo aveva programmato di recarsi a Belgrado lunedì, tra le altre cose per discutere del gas con il presidente Aleksandar Vucic. Il presidente serbo mantiene stretti legami con la Russia e alla fine di maggio ha telefonato al suo omologo russo Vladimir Putin. Nel corso di questa conversazione Vucic ha affermato di aver raggiunto un accordo “molto vantaggioso” per la fornitura del gas.

La discussione sui dettagli e la firma dell’accordo avrebbe potuto aver luogo durante la visita di Lavrov, se tre paesi vicini alla Serbia non l’avessero posto fine. La Bulgaria, membro dell’UE, come il resto dell’Unione, aveva già chiuso il suo spazio aereo alla Russia da febbraio e ora sta mettendo in pratica questa sanzione, così come il Montenegro e la Macedonia del Nord, paesi non membri dell’UE.

La Serbia è l’unico paese europeo a schierarsi con la Russia e a rifiutarsi di aderire alle sanzioni dell’UE. Sotto Vucic, che ha vinto la rielezione ad aprile, il paese è andato sempre più alla deriva negli ultimi dieci anni verso il Cremlino, che ha fatto un favore alla Serbia con il gas a buon mercato, ma anche bloccando sistematicamente il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite del nemico serbo in Kosovo . .

Candidato UE

Dallo scoppio della guerra, l’Unione Europea ha esercitato forti pressioni sulla Serbia, da anni candidata all’adesione all’UE, per sostenere le nuove sanzioni contro la Russia. Vucic continua a rifiutare e non condanna esplicitamente l’aggressione russa.

Alle Nazioni Unite, la Serbia ha finalmente appoggiato la mozione di condanna dell’invasione russa e, nel marzo di quest’anno, ha anche sostenuto le sanzioni che l’UE ha imposto alla Russia dopo l’invasione della Crimea otto anni fa.

I tabloid serbi hanno intitolato dopo l’invasione russa a febbraio che l’Ucraina ha attaccato la Russia. Vucic ha anche ritenuto l’Ucraina responsabile delle numerose minacce di bombe (sottovuoto) che hanno colpito gli aerei di AirSerbia, l’unica compagnia aerea ancora in volo dall’Europa da e per Mosca. L’Ucraina nega queste accuse, per le quali non ci sono prove.

Il blocco aereo arriva in un momento significativo, poiché dopo la visita di Lavrov, venerdì è prevista una visita ufficiale di Olaf Scholz nella capitale serba. Il cancelliere tedesco arriva a Belgrado con il messaggio che ha più volte proclamato a Bruxelles: i Paesi dei Balcani occidentali appartengono all’Ue.

† Statua.

Statua.

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