I partecipanti di Macfrut sono estremamente positivi

I partecipanti di Macfrut sono estremamente positivi

La tre giorni di Macfrut ha soddisfatto quasi tutti gli espositori. Non è stato il numero dei visitatori, ma la qualità dei contatti e delle conversazioni con i visitatori italiani e soprattutto stranieri ad emergere come il fattore più importante. O come ha detto un espositore: “Non mi interessano 300 visite in tre giorni, me ne servono solo 3, ma a un livello che mi permetta di lavorare ulteriormente.

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Eppure c’erano anche persone che non erano completamente soddisfatte e si aspettavano di più. Questo sarà il punto di partenza per gli organizzatori per fare ancora meglio nel 2023.

Raffaele Pezzoli, amministratore delegato di RayTec, azienda che progetta tecnologie per la produzione di prodotti convenience, ha messo un “mi piace” all’edizione 2022: “Siamo molto soddisfatti, per noi è stata la migliore edizione di tutti i tempi. Abbiamo tanto di operatori e buyer esteri e i contatti sono stati buoni. Speriamo che queste conversazioni portino anche a una fattiva collaborazione. Posso dire senza dubbio che quest’anno, almeno per noi, è stata più una fiera “estero” che “italiana” per i numerosi incontri con aziende estere”.

CSO Italia era presente con uno stand collettivo. “Per Macfrut è stata una vera ripartenza”, ha affermato Paolo Bruni, Presidente di CSO Italia. Tra i partecipanti allo stand collettivo il Gruppo Mazzoni: “Dai colloqui con altri operatori ho l’impressione che Macfrut preannunci un nuovo inizio per il settore. Abbiamo avuto conversazioni molto interessanti e questo ci rende molto felici”, ha affermato il Direttore Commerciale Matteo Mazzoni.

Alessandro Fortini, direttore commerciale di Fortini Ortofrutticoli, conferma: “Pochi curiosi, ma tanti tecnici. Abbiamo avuto contatti interessanti, più che negli anni precedenti”. Massimo Ceradini, titolare del Gruppo Ceradini, ha condiviso la stessa impressione sull’afflusso di visitatori: “Sono molto soddisfatto dell’afflusso che abbiamo visto sin dal primo giorno. È stata una bella sorpresa, perché le aspettative non erano troppo alte.

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Marco Salvi, presidente di Fruitimprese, ha espresso soddisfazione anche per la presenza del settore italiano, sottolineata dall’arrivo del ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli e dell’assessore alle politiche agricole della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi. “E’ stato un segnale forte dal governo al settore. La filiera ha il supporto del governo. Ma probabilmente a causa della complicata situazione internazionale, questa volta non siamo riusciti a portare in Italia i principali operatori internazionali, questa volta”. Questa giustificata considerazione di Salvi spinge Fruitimprese a fare il possibile per alzare ulteriormente il livello di Macfrut nel 2023. Perché una fiera fiorisce quando tutti i protagonisti sono attori e non spettatori.

Presso lo stand collettivo di CSO Italia è stato allestito un angolo informativo sul progetto “Made in Nature”, cofinanziato dall’Unione Europea, per promuovere l’agricoltura biologica in Italia, Francia, Germania e Danimarca. La presentazione del progetto, giunto alla sua seconda edizione, è stata impreziosita da veri alberi da frutto per lanciare l’iniziativa “Frutteto senza emissioni”. L’azione mira a sottolineare il messaggio della strategia europea “Farm to Fork” ea mostrare concretamente cosa sta accadendo sui campi. L’obiettivo è creare un collegamento virtuale tra produttore e consumatore e inviare il messaggio che si sta facendo qualcosa per il pianeta e le generazioni future.

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