Attenzione ai prelievi bancomat e ai tuoi risparmi. In alcuni casi, c’è il rischio di attirare inconsapevolmente l’attenzione dell’amministrazione fiscale. Ecco cosa devi sapere al riguardo.
L’ultimo è stato segnato dall’impatto del coronavirus che ha avuto ripercussioni negative, sia socialmente che a buon mercato. Purtroppo molte famiglie sono alle prese con una grave crisi finanziaria, tanto che circa 830.000 genitori hanno deciso di farlo rinunciare a prendersi cura dei bambini, al fine di non aggravare ulteriormente il bilancio familiare. Dall’alimentazione alle varie necessità quotidiane, d’altra parte, capita spesso di trovarci a dover mettere mano al portafoglio, per pagare un bene o un servizio di nostro gradimento.
Operazioni di per sé semplici, che in alcuni casi finiscono per attirare l’attenzione dei Imposta. D’altra parte, il AT M alla questione della tracciabilità dei pagamenti. Allo stesso tempo, molti si chiedono se io prelievi possono finire per attirare l’attenzione delle autorità fiscali. Ebbene, la risposta è sì, perché sono movimenti capaci di fornire informazioni utili nella lotta all’evasione fiscale.
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Bancomat, attenzione ai prelievi: ecco cosa c’è da sapere
Come già accennato, i ritiri dal AT M sono ormai considerati un importante alleato nella lotta all’evasione fiscale. Alcuni movimenti sospetti, infatti, possono finire per attirare l’attenzione dell’amministrazione fiscale, che poi prende provvedimenti per effettuare controlli ad hoc.
Coloro che hanno unattività commerciale, i prelievi di contanti sono quindi ancora sotto il controllo dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, sono io prelievi superiori a 10mila euro in un mese, anche se frammentato in più operazioni. L’amministrazione tributaria, infatti, deve verificare se siano state svolte o meno attività illecite, quali raccolta differenziata argento.
Anche chi non preleva denaro è preso di mira dal fisco. In questo caso, infatti, il contatore di risparmio, il fisco si chiede come una persona possa vivere senza usare i suoi soldi.
Un altro strumento molto utile è quindi il contatore di profitto, che entra in gioco quando si effettuano pagamenti tramite Pos. misuratore di reddito, ricorda, aiuta a capire il tenore di vita di una persona e confrontarlo con la sua dichiarazione dei redditi. Se il contribuente spendere più del 20% di quanto effettivamente guadagnato, ecco che l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere chiarimenti in merito.
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