“I ricchi devono restituire”. Il Partito Democratico vuole più tasse

La proposta di Letta era già di per sé assurda, ma il tweet con cui Peppe Provenzano cercare di difendere il suo segretario di partito è forse anche peggio. “Tassare l’1% più ricco – scrive – che eredita milioni di euro o li riceve in dono, non è prendere: è restituire alla società”. Compreso? “Tornando alla società”, anche se avevano accumulato denaro attraverso i furti. in banca.

Il tema al centro del dibattito pubblico è l’introduzione di a imposta di successione girano 10mila euro a testa alla metà dei diciottenni italiani. Fondamentalmente una nuova interpretazione di Robin Hood: togliere agli eredi ricchi per dare ai giovani poveri. L’idea si chiama # dote18, sarà assegnato in base all’ISEE alla “generazione Covid” (termine orribile) ei bambini potranno spendere il tesoro per studiare, aprire una start up o per la casa. I fondi (circa 2,8 miliardi all’anno) verranno ritirati grazie ad una “graduale revisione delle aliquote sulle successioni e sulle donazioni”. In pratica, oltre i 5 milioni di euro, invece di pagare il 4%, lo sfortunato erede pagherebbe una donazione del 20%. Tradotto: il padre lavora una vita, mette da parte una buona somma, la lascia al figlio e un quinto della somma viene portato via per darlo allo Stato.

Sui social, ma non solo, è scoppiata una tempesta. Alcuni hanno sottolineato che i legittimi proprietari di questi beni hanno già pagato multe fiscali. Altri hanno definito la proposta un obiettivo dei media puliti: Letta ha lo stesso tempismo politico di un uomo pigro. Proprio adesso Andrea Marcucci, già in disaccordo con la segretaria, prese le distanze. E molti nel Pd si lamentano di un leader che “non fa la scelta giusta”. Anche Draghi ha subito raffreddato il piddino, spiegando che “adesso non è il momento di prendere i soldi dai cittadini, ma di darli”. Ovviamente, # dote18 colpirebbe solo l’1% di Italian Scrooge. Certo, altrove nell’UE le tariffe sono più alte che nel Belpaese. Ma molte di queste ore non capiscono bene perché sia ​​necessario punire la proprietà che non è stata rubata, ma guadagnata dopo una vita lavorativa dal genitore imprenditore. Tajani dice giustamente: “Toglierei completamente la tassa di successione, per permettere a tutti di lasciare il frutto del proprio lavoro ai propri figli”.

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Se il rilascio di Letta suscita sorpresa sia per il tempo (in una recessione pandemica) sia per i mezzi (per rialzare le tasse), il vero dibattito dovrebbe incentrarsi su questa “restituzione” da parte del vice segretario. Provenzano. Perché nasconde il vero significato ideologico dietro le donazioni ai diciottenni: attaccare la ricchezza e ridistribuirla con un decreto statale. In effetti, gli utenti di Internet lo hanno criticato. “Si tratta proprio di ritirare le tasse a chi le ha già pagate”, dice un utente. “Sei pazzo?” Ribatte un altro. E ancora: “Ma perché ‘restituire’? Qualcuno ha rubato l’eredità di qualcun altro? “. E c’è anche chi evoca gli espropri proletari della cara vecchia URSS. Non del tutto fuori questione.

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