I soldati russi a Melitopol, nel sud dell’Ucraina, hanno inviato foto di se stessi alle attraenti “donne” della zona tramite messaggi istantanei. Ma i resoconti si sono rivelati falsi: sono stati creati da informatici ucraini per ottenere informazioni sulle posizioni russe, scrive il Financial Times. I luoghi sono stati attaccati dall’esercito ucraino subito dopo.
Il personale IT sapeva tramite il servizio di chat Telegramma per entrare in contatto con i soldati russi che hanno inviato foto di se stessi al fronte a donne false. Secondo uno degli informatici, i militari inviano foto alle ragazze “per dimostrare che sono vere guerriere”. Sulla base delle foto, è stato possibile recuperare i dati sulla posizione, che sono stati condivisi con l’esercito ucraino. Le autorità locali hanno quindi segnalato una grave esplosione dopo un attacco a una base russa vicino a Melitopol.
Guerra cibernetica
Dall’invasione russa dell’Ucraina, a guerra informatica tra i due campi passaggio. In esso svolgono un ruolo tutti i tipi di gruppi di hacker, che non sono sempre controllati dai governi. Il Financial Times ha verificato diverse affermazioni con le autorità locali e altri esperti IT, sulla base di foto, video e file di registro. I portavoce del governo ucraino hanno rifiutato di commentare il ruolo del gruppo di hacker.
Guarda le telecamere di sorveglianza
Il ministro degli Affari digitali ucraino ha invitato i professionisti IT a unirsi all’inizio della guerra l’esercito informatico del paese. L’Ucraina è nota per il suo vasto settore IT, che impiega oltre 300.000 persone.
Nelle settimane successive, gli hacker sono riusciti, tra le altre cose, ad entrare nei canali televisivi russi, dopo di che hanno trasmesso messaggi contro la guerra. Anche tutti i tipi di database aziendali e governativi russi sono stati violati e trapelati online.
Il gruppo di informatici con cui ha parlato il Financial Times ha anche violato migliaia di telecamere di sorveglianza nelle regioni occupate dalla Russia dell’Ucraina e della Bielorussia. Alcuni membri guardano ancora segretamente le telecamere. Hanno condiviso con il giornale il filmato attuale di una nave della Marina russa in un porto di Sebastopoli, che è in mano russa dal 2014.
Il personale IT ha sviluppato un software di autoapprendimento che filtra tutte le immagini dalle telecamere hackerate, in modo che i veicoli militari vengano rilevati automaticamente. Condividono anche queste informazioni con l’esercito ucraino.
Anche il Cremlino utilizza profili falsi
Lo stesso Cremlino utilizza anche profili falsi con foto di belle donne in varie operazioni informatiche, ad esempio, per diffondere propaganda di guerra filo-russa. Questo è stato rivelato all’inizio di quest’anno in un rapporto del think tank dell’Institute for Strategic Dialogue.
Ad esempio, il Cremlino ha fatto propaganda conti falsi di influencer di bellezza e moda per influenzare le persone in Medio Oriente e Nord Africa.
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