I supermercati consumano meno carne per la prima volta, afferma Wakker Dier

Il numero di offerte di prodotti a base di carne nei supermercati è diminuito per la prima volta dal 2015, secondo uno studio sugli opuscoli dei supermercati dell’organizzazione per il benessere degli animali Wakker Dier.

Il numero delle offerte di carne è tornato ai livelli del 2020, dopo aver raggiunto un livello record nella prima metà del 2021. “Una speranza, perché fermare il consumo eccessivo di carne si può fare solo se i supermercati mettono in vendita meno carne”, afferma Anne Hilhorst . di animale sveglio.

I cali maggiori sono stati registrati in Albert Heijn (-366), Hoogvliet (-249) e Dirk (-203). Tre delle dodici catene di supermercati intervistate, infatti, hanno avuto più offerte di carne: Plus (+110), Aldi (+75) e Vomar (+18). I cali delle offerte riguardano pollo (-279), manzo (-365) e maiale (-598).

Il numero di offerte di sostituti della carne è rimasto pressoché invariato (+29). Hilhorst lo chiama sorprendente. “Sembra che i supermercati scelgano principalmente la carne con meno ritardi”.

L’organizzazione pensa che lo sviluppo potrebbe essere collegato ai supermercati che firmano l’accordo sul clima, secondo il quale dovremmo mangiare più proteine ​​​​vegetali e meno proteine ​​animali.

“I supermercati possono mantenere questa promessa solo continuando rapidamente questo calo della carne”, afferma Hilhorst. “È meglio per il clima e gli animali”.

Il Central Food Trade Bureau (CBL) cita infatti gli accordi sul clima come motivo. “In linea con l’accordo sul clima, i supermercati si sono impegnati ad aumentare la quota di proteine ​​vegetali nelle diete dei consumatori”.

CBL prevede che la gamma di verdure aumenterà nei prossimi anni e afferma che anche la comunicazione svolge un ruolo importante nello stimolare le alternative ai prodotti a base di carne. “Considera la promozione di pasti vegetariani o vegani nelle riviste dei supermercati e presta maggiore attenzione a queste alternative nelle app dei supermercati o sui siti web”.