Il calcio italiano all’insegna della “plusvalenza”

Il calcio italiano all’insegna della “plusvalenza”

L’Italia è sotto l’incantesimo di un nuovo scandalo calcistico: plusvalenza, o la sopravvalutazione strutturale dei calciatori. Alla Juventus sono stati tolti 15 punti nel fine settimana, portandola dal terzo posto a metà classifica in Serie A. Il club ha dichiarato che presenterà ricorso contro il rigore.

La domanda è: cosa è successo esattamente? Sebbene il giudice del calcio italiano abbia annunciato che pubblicherà la motivazione esatta entro dieci giorni, molti media italiani parlano di anni di contabilità creativa alla Juventus. I calciatori sarebbero stati strutturalmente sopravvalutati per risanare il bilancio e poter prendere in prestito più soldi dalle banche. “Forse siamo andati un po’ troppo oltre”, avrebbe detto l’allora presidente Andrea Agnelli al proprietario del club John Elkann in una conversazione telefonica intercettata.

paga nero

Ma c’è di più. Si dice anche che la Juventus abbia pagato giocatori di colore durante i primi mesi della crisi del coronavirus, mentre il club ha rivelato che tutti i giocatori avevano perso quattro mesi di stipendio, incluso Cristiano Ronaldo. In totale, circa 115 milioni di euro di frodi sono state commesse su commissioni di trasferimento e stipendi alla Juventus. I valori sarebbero stati anche gonfiati artificialmente negli affari di baratto.

Le storie di contabilità creativa alla Juventus non sono nuove. Nell’estate del 2020, subito dopo lo scoppio della crisi del coronavirus, la Vecchia Signora ha già fatto uno scherzo per rispettare le regole del fair play finanziario della UEFA. Ha ceduto il bosniaco Pjanic al Barcellona per sessanta milioni di euro, mentre il brasiliano Arthur è andato dall’altra parte per 72 milioni di euro. Un affare puramente contabile, così la Juventus può generare entrate sufficienti.

Nuova pagina nera

L’allora direttore tecnico Fabio Paratici, che ora lavora al Tottenham Hotspur, venerdì sera è stato sospeso per due anni e mezzo, mentre ad Agnelli è stato impedito il lavoro calcistico per due anni. L’ex giocatore ed ex vicepresidente Nedved è stato sospeso per otto mesi. La Juventus, che nella tarda serata di domenica ha affrontato l’Atalanta Bergamo, ha dichiarato di attendere l’esatta motivazione.

Continua. Il fatto è che il calcio italiano dopo Calciopoli del 2006, in cui i dirigenti dei club sono stati giudicati colpevoli di aver corrotto arbitri, ha una nuova pagina nera.

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