La Nina, El Nino, NAO, AO, QBO, PNA. Qualcuno avrà capito di cosa stiamo parlando, un altro no. Si tratta di schemi di circolazione atmosferica, ovvero elementi essenziali nella creazione di questi trend stagionali di cui tanto si discute.
Non è questa la sede per descrivere nel dettaglio ogni modello, chi volesse approfondire l’argomento troverà vari articoli nei nostri archivi. L’articolo di oggi vuole incoraggiarvi a pensare, a riflettere sulla pericolosità di certi scenari climatici. Hai visto o sentito cosa sta succedendo? Le temperature delle ultime ore non hanno nulla a che vedere con l’inverno e le prossime 48 ore dovrebbero fornire valori record.
Ecco, appunto: alte temperature. Un argomento ampiamente trattato in estate, come dovrebbe essere, ma che negli ultimi decenni è tornato alla ribalta anche in altre stagioni. Caldo in primavera, caldo in autunno, caldo in inverno. Alla minima indicazione di alta pressione, i termometri balzano verso l’alto come se non ci fosse un domani.
Negare il cambiamento climatico sarebbe negare l’evidenza, così come negare che il cambiamento climatico alteri il corso delle stagioni sarebbe sciocco. Il condizionamento più grande, secondo noi, è durante l’inverno. Prendi quello attuale: sembrava destinato a grandi cose ma no, ancora niente.
I modelli citati all’inizio erano orientati al meglio. Diciamo che quest’anno abbiamo le condizioni ideali per lo svernamento vecchio stile. Allora cosa c’è che non va? Semplice: il vortice polare. Piaccia o no, il cambiamento climatico sta pesando pesantemente sull’intensità del Vortice. L’autunno, in particolare, mostra un raffreddamento stratosferico sempre più marcato.
Ciò significa che il vortice polare stratosferico si sta rafforzando, così forte da essere in grado di reagire anche alle più accentuate perturbazioni troposferiche. Ricordiamo che per avere oscillazioni meridiane, quindi irruzioni fredde, il Vortice Polare deve essere debole e negli ultimi decenni questo è accaduto raramente. Non solo, anche negli anni deboli gli effetti dell’inverno – su di noi evidentemente – sono stati trascurabili.
Ecco tutto questo dovrebbe farci riflettere. Deve farci capire che il riscaldamento globale, quel cambiamento climatico, quell’estremizzazione meteorologica climatica non sono fenomeni inverosimili. No, questi sono fenomeni reali.
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