Il circuito di Zandvoort può essere temporaneamente titolare di un permesso naturalistico del Consiglio di Stato |  ADESSO

Il circuito di Zandvoort può essere temporaneamente titolare di un permesso naturalistico del Consiglio di Stato | ADESSO

Il circuito di Zandvoort può mantenere temporaneamente il suo permesso di natura, ha stabilito martedì mattina il Consiglio di Stato. Le organizzazioni per la natura e l’ambiente avevano chiesto al giudice una sospensione temporanea del permesso, ritenendo che le auto da corsa in pista emettessero troppo azoto. Ma il giudice non è d’accordo.

Non è la prima volta che un giudice si interroga sulla questione se nel circuito venga emesso più azoto di quanto consentito. Anche le organizzazioni per la natura sono andate in tribunale alcuni anni fa, ma dopo un lungo processo legale, sono state poi… non è uguale.

I club ambientalisti non si sono rassegnati a questo. Hanno sequestrato il Consiglio di Stato. Secondo loro, le emissioni di azoto del circuito stanno danneggiando la riserva naturale protetta di Kennemerland-Zuid. L’area Natura 2000 si trova proprio accanto all’ippodromo.

Gli affari nel Consiglio di Stato spesso richiedono molto tempo e le organizzazioni per la natura volevano chiarezza provvisoria prima del prossimo Gran Premio di Zandvoort (inizio settembre). Per questo hanno chiesto al giudice la sospensione temporanea del permesso di natura, in attesa della decisione definitiva. Il Consiglio di Stato, pertanto, non accoglie tale richiesta.

L’importanza del circuito supera l’interesse della natura

Secondo il Consiglio di Stato, il vecchio permesso di natura autorizzava le corse tutto l’anno, ma secondo il nuovo un massimo di 337 giorni. Di conseguenza, viene emesso meno azoto rispetto a prima. Per questo il Consiglio di Stato non revoca l’autorizzazione.

Il giudice ha soppesato i vari interessi per giungere alla decisione provvisoria. Sono stati fatti notevoli investimenti nel circuito, ad esempio, così come nelle infrastrutture di Zandvoort e nell’area circostante.

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Per il giudice, questo interesse ora prevale sull’interesse della natura, perché sul circuito sono possibili meno attività rispetto all’autorizzazione naturale rilasciata nel 2019. Ciò significa che viene emesso meno azoto.

La decisione è un’altra vittoria per il circuito, che finora ha vinto tutte le cause legali del Gran Premio d’Olanda.

La decisione finale del Consiglio di Stato arriverà l’anno prossimo.

Max Verstappen al Gran Premio di Zandvoort lo scorso settembre.


Max Verstappen al Gran Premio di Zandvoort lo scorso settembre.

Max Verstappen al Gran Premio di Zandvoort lo scorso settembre.

Foto: PAPÀ

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