Il governo venezuelano e l’opposizione hanno firmato sabato in Messico un accordo per una maggiore sicurezza sociale. Ora che le due parti si parlano di nuovo, gli Stati Uniti hanno deciso di revocare alcune delle sanzioni contro il Paese.
In Messico, i rappresentanti del presidente Nicolás Maduro e dell’opposizione si sono nuovamente incontrati dopo mesi di negoziati in stallo. Secondo gli Stati Uniti, l’accordo include istruzione, salute e sicurezza alimentare.
Nel 2019 Maduro si è dichiarato vincitore delle elezioni, ma l’opposizione ha dichiarato che erano ingiuste. Molti paesi riconoscono il leader dell’opposizione Juan Guaidó come il vero presidente del paese.
Maduro ha sempre negato che le elezioni fossero false e si è aggrappato al potere. La speranza è che i colloqui portino anche a elezioni eque nel 2024.
Gli Stati Uniti vedono l’accordo come un passo nella giusta direzione “per alleviare le sofferenze del popolo venezuelano e ripristinare la democrazia”. Rimuove quindi una serie di sanzioni e, ad esempio, concede nuovamente alla società Chevron una licenza per importare petrolio dal Venezuela.
Questo paese ha una delle più grandi riserve petrolifere del mondo, ma l’embargo statunitense e il cattivo governo hanno causato molti danni economici. Secondo le Nazioni Unite, negli ultimi anni 7 milioni di venezuelani sono fuggiti dal Paese.
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