Il Nizza Spezia spaventa la Juve, Pirlo vince con cambi ed eresia tattica | Prima pagina

Kulusevski, Chiesa, Ronaldo, Morata e Bernardeschi. La domanda è: possono giocare tutti insieme? Senza doversi laureare a Coverciano, la risposta sarebbe no. L’equilibrio, ti direbbero, sarebbe benedetto. Eppure, la Juve è riuscita a battere l’ottimo Spezia italiano solo quando Pirlo, sull’orlo di un esaurimento nervoso, ha inventato questa formula cinque. che segna due gol in pochi minuti e porta tre punti tutt’altro che scontati.

Pirlo perde De Ligt prima della partenza e non è una buona notizia vista l’indisponibilità di Bonucci e Chiellini. Appartiene ai famosi Frabotta che ha subito ammonito per un intervento decisamente interrotto su Vignali. È stato ammonito, salterà la prossima gara contro la Lazio. Alex Sandro, che in alcune occasioni è stato promosso capitano, è di centrosinistra. Lo Spezia pratica il solito pressing alto che non tiene conto del calibro dell’avversario. Branding La Juve si è subito spaventata con un’incursione garibaldina favorita dall’immobilità delle statue bianconere. L’approccio, come direbbero i bravi ragazzi, è decisamente favorevole alla società italiana che controlla la partita dello Spezia che sembra capace di rifare il fortunato golpe contro il Milan. Marchizza infuria, Farias mette in grave difficoltà Danilo.

Solo Chiesa a volte riesce a scuotere le cose ma ho l’impressione che non possa convivere con Kulusevski, che occupa una posizione strana. È Ronaldo? Non tocca palla per mezz’ora, poi offre un piatto delizioso: il suo destro colpisce tutto il palo. Un gesto tecnico davvero rilevante.

Il secondo tempo non cambia il punteggio finché Pirlo non decide di mescolare le carte del mazzo con un doppio cambio: su McKennie e Frabotta, dentro Bernardeschi e Morata che hanno scritto un’altra storia. Pochi secondi dopo essere entrati a destra Bernardeschi Serve lo spagnolo che non sbaglia il tiro nonostante la bandiera issata dal guardalinee, rinnegato dal Var.

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A questo punto la Juve ha in campo cinque attaccanti, un’eresia tattica che non impedisce a Chiesa di chiudere le marcature.. L’obiettivo di Ronaldo è la ciliegina sulla torta classica. Come il rigore parato da Szczesny.

LA TAVOLA

Juventus 3-0 Spezia

Marcatori: 17 ′ Morata st, 26 ′ Chiesa, 44 ′ Ronaldo.

Assist: st 17 ‘Bernardeschi, 44’ Bentancur.

Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, Demiral, Alex Sandro, Frabotta (16 ‘st Bernardeschi); Chiesa (27 ‘st Ramsey), Bentancur, Rabiot, McKennie (16’ st Morata); Kulusevski (43 ‘St Di Pardo), Ronaldo. Disponibili Pinsoglio, Buffon, De Ligt, Ramsey, Dragusin, Fagioli, Peeters, Aké. Mandrie Pirlo.

Spezia (4-3-3): Provedel; Vignali, Terzi, Erlic, Marchizza (40 ‘st Bastoni); Estevez, Sena (40 ‘st Agoumé), Maggiore (27’ st Acampora); Gyasi, Nzola (27 ‘st Galabinov), Farias (27’ st Verde). Disponibili Zoet, Ricci, Ferrer, Chabot, Ismajli, Agudelo, Piccoli. Tutto italiano.

Arbitro: Sacchi de Macerata.

Var: Fabbri di Ravenna.

Ammoniti: pt 10 ‘Frabotta (J); st 49 ‘Demiral (J).

Note: st 50 ‘Szczesny respinge rigore a Galabinov (S).

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