Il Papa invia il cardinale ai profughi ucraini per ‘toccare la sofferenza’

Il Papa invia il cardinale ai profughi ucraini per ‘toccare la sofferenza’

Da Barabas, il cardinale ha attraversato in macchina il confine nell’estremo ovest dell’Ucraina, fino a Beregove, città della Transcarpazia, finora risparmiata. Beregove divenne il principale punto di raccolta per i rifugiati. Prendono il “ponte” ungherese per andare in Austria, Italia e soprattutto Germania.

Czerny ha visto la propria giovinezza riflessa nei volti e nelle storie dei rifugiati. Anche lui dovette fuggire con la sua famiglia, nel suo caso dall’allora Cecoslovacchia comunista in Canada. “Quell’esperienza è sempre rimasta con me; non puoi fare a meno di avere paura quando attraversi il confine.

Vittime della tratta di esseri umani

Czerny, una sorta di ministro degli Affari sociali in Vaticano, si è commosso anche per il fatto che la crisi provocata dalla guerra alimenta altre tragedie. Uno di questi è la tratta di esseri umani, che colpisce principalmente le donne.

Agli uomini di età compresa tra i 18 ei 60 anni è vietato lasciare l’Ucraina, e quasi l’80% dei tre milioni di rifugiati sono donne. Partono da soli, con i figli ma anche con quelli dei genitori o dei vicini. Alla stazione di Keleti, a est di Budapest, incontriamo ragazze che hanno portato al seguito sette o otto bambini.

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