Il presentatore progressista Fabio Fazio deve lasciare il posto all’emittente pubblica italiana

Il presentatore progressista Fabio Fazio deve lasciare il posto all’emittente pubblica italiana

Sempre gentile, con gli occhi sorridenti, non cinico e non un uomo di domande difficili. Fabio Fazio (58) è uno dei volti più noti dell’emittente pubblica italiana. Ha iniziato lì nel 1993 e lì ha presentato dozzine di programmi, compresi gli ultimi vent’anni Che tempo che fa (tradotto come ‘Che tempo fa’).

Nel talk show di un’ora, Fazio ha conversazioni amichevoli con politici italiani, atleti, scrittori e artisti italiani. La sua solita compagna Luciana Littizzetto, bionda attrice, sale allegramente sul suo tavolo per scherzare sulla notizia. Si uniscono a lui anche celebrità internazionali come Bill Gates, Meryl Streep e Ed Sheeran. La domenica sera il talk show è immancabilmente il programma più visto del canale Rai 3 con oltre due milioni di telespettatori.

Fabio Fazio è progressista, per questo il suo talk show si può vedere sul canale più a sinistra dell’emittente; Che tempo che fa solo pochi anni nella più grande Rai 1, quando regnava il centrosinistra. Gli ospiti accolti sono campioni della sinistra come Mimmo Lucano, il sindaco che ha accolto calorosamente gli immigrati nel suo villaggio calabrese, e Carola Rackete, il capitano tedesco di una nave di soccorso migranti. Nell’era del corona, ogni settimana c’era il virologo di punta Roberto Burioni, che usava numeri e statistiche per minare le affermazioni degli anti-vaxer.

Fai spazio al lavoro

Ma l’estrema destra governa l’Italia ormai da sei mesi, e in questo Paese è consuetudine che i governanti del momento mettano i propri uomini ai vertici della Rai e lascino spazio ai loro autori preferiti. È in corso l’ennesimo cambio della guardia. Fazio è il primo e più famoso presentatore a lasciare: il suo contratto non è stato rinnovato.

Nell’angolo sinistro vengono usati termini indignati come “censura” e “impoverimento”, e persino “purga”. La soddisfazione si sente nell’angolo destro (l’Italia è attualmente divisa in due schieramenti netti).

Lo stesso presentatore, come sempre, fa un’impressione calma. Domenica sera, dopo una standing ovation spontanea, ha dichiarato nel suo programma: “Ho lavorato per la Rai per 40 anni. Ma non puoi essere adatto a tutte le stagioni. Almeno non credo di essere quel tipo di persona. Con entusiasmo, intraprendo una nuova strada e non posso che essere grato alla Rai.

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