Il presidente della Camera Bergkamp dà una pacca sulle nocche a Kaag: “Sempre disponibile per il Tempo delle interrogazioni” |  Interno

Il presidente della Camera Bergkamp dà una pacca sulle nocche a Kaag: “Sempre disponibile per il Tempo delle interrogazioni” | Interno

Nella lettera, che è stata vista da De Telegraaf, la Bergkamp sottolinea ancora una volta di “aspettare che tutti i ministri e i segretari di Stato rimangano disponibili per il tempo delle interrogazioni”, a meno che non abbiano altre questioni urgenti. Ciò include, ad esempio, “gli obblighi concernenti la Casa Reale, gli obblighi al Senato e gli inevitabili obblighi esteri”, scrive Bergkamp: “Questi sono motivi formali di cancellazione”.

Bergkamp ha scritto la lettera dopo che il risentimento è scoppiato martedì alla Camera dei rappresentanti per l’assenza di Kaag. Il leader del PS Lilian Marijnissen ha voluto porre al primo ministro Mark Rutte domande sul potere d’acquisto. Si era ritirato, con il consenso della Camera, perché doveva preparare un vertice europeo. Ma con sua sorpresa e soprattutto con rabbia, Marijnissen non ha incontrato Kaag alla Camera, perché il ministro stava tenendo in contemporanea a Maastricht un discorso sull’Europa.

Kaag si è difesa affermando di essersi già cancellata dal Tempo delle interrogazioni con largo anticipo e di aver collegato al suo discorso anche una visita all’estero. Ma fonti a L’Aia vedono la visita a un progetto di gestione dei rifiuti appena oltre il confine belga come una scusa ricercata.

Non è una scusa valida

In ogni caso, non sembra esserci alcuna questione di “obbligazioni estere inevitabili”. E Bergkamp afferma nella sua lettera che anche il fatto che Kaag si sia disiscritto non è un valido pretesto: «Un’assenza pre-notificata per motivi diversi da quelli formalmente dichiarati non dà mai la certezza di non dover essere disponibile per il question time.

Bergkamp scrive che sta inviando la lettera perché, a causa dei disordini di martedì, c’è “forse un malinteso” sulle regole relative al tempo delle interrogazioni con i ministri. La lettera è indirizzata a tutti i ministeri, ma gli addetti ai lavori riferiscono che pochi altri ministri sono preoccupati.

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