L’insegnante. Guido Saraceni torna all’attacco Giorgia Meloni. Il professore di filosofia del diritto all’Università di Teramo, in un post su Fabook ci spiega, al Giornale, di non essere stato affatto ironico quando ha attribuito al leader della FdI “La solita arroganza arrogante di un banditore di strada.”
Ma torniamo all’ordine e ripercorriamo i fatti. Meloni pubblica la sua autobiografia’io sono Giorgia‘e, da quel momento, a sinistra, la gara di antifascismo. Prima un libraio romano si è fatto conoscere rifiutando di vendere questo libro, poi un professore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha pubblicato la fotografia di uno scaffale Feltrinelli con il tomo Meloni rovesciato, stile Mussolini su Piazzale Loreto. Infine arriva Saraceni, autore del libro L’oceano in goccia, che qualche giorno fa ha pubblicato una foto con i due libri affiancati al solo scopo di deridere il lavoro del leader dell’IDF.“In questo momento io e Meloni siamo insieme in libreria (!) Con i nostri rispettivi libri”, scritto Guido Saraceni che accusa Meloni di imitare “goffamente la bella modella che fa la copertina del mio romanzo ipnotico”. “Tranne che lei, con la solita arroganza arrogante di un banditore di strada, riempie intere vetrine, mentre il mio romanzo è educatamente, rispettosamente e democraticamente sugli scaffali.”. A questo punto ilGiornale.it riporta l’episodio e indirettamente gli chiediamo di spiegarci cosa ha trovato esilarante dicendo che Meloni ha il “solita arroganza arrogante di un banditore di strada”, considerato che Saraceni, tra i commenti, aveva lasciato un “avviso ai marinai” specificando che il suo post “è ironico” è questo“alla fine c’è anche una faccina”.
Oggi Saraceni ha ritenuto opportuno spiegare che non si trattava affatto di un’affermazione ironica e, a sostegno della sua tesi, ha pubblicato una serie di foto distorte di Meloni che si riferiscono ad un concitato episodio che il capo della FdI ha esposto nell’Aula di Montecitorio solo pochi mesi fa. “Hai ragione, questa non è ironia. Questa è la notizia. 31.5.2021. Nessuno tocca Giggia”, Saraceni afferma che poco dopo viene aggredito anche da due seguaci femminili. Il primo scrive:“Ma un professore che denigra così Meloni proprio per qualche altra idea politica, cosa può insegnare ai suoi studenti? Non si dovrebbe insegnare loro che la denigrazione è una forma di razzismo?”. Il secondo chiede: “Perché usare foto distorte e innaturali per esprimere un concetto? Per impressionare una forza che non ha? “ e sottolinea: “Inoltre, non sono un sostenitore di Fratelli d’Italia. Trovo solo noioso l’attacco trasmesso anche esteticamente a una persona, che è implicito in queste foto”.. A questo punto Saraceni è costretto a “riparare” l’errore commesso e commenta:“Sottotitoli per persone intelligenti: il post e queste immagini non fanno alcun riferimento alla bellezza del signor Meloni – argomento del tutto irrilevante dal mio punto di vista – dimostrano la sua grossolana aggressività”.
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