il progetto Dpcm. E ci può essere revoca

Per il Pass verde Green Ue, ora, anche in Italia, è tutto pronto o quasi. In vista della sua entrata in vigore dal 1 luglio infatti, anche se mancano ancora gli ultimi test sulle piattaforme (già effettuati da 9 Paesi UE), c’è un primo progetto Dpcm che regolerà il certificato italiano. Al suo interno, nelle ultime settimane sono trapelati molti dettagli: ci sarà un QR code (una specie di codice a barre), l’interoperabilità con i sistemi di altri paesi europei per tornare a viaggiare senza quarantena, un database aggiornato. tamponi o nuovi vaccini, diverse modalità per ottenerlo, la possibilità di utilizzarlo tramite l’applicazione Immuni e un call center per chi si trova in difficoltà con lo strumento. Inoltre, inevitabilmente ci saranno anche sanzioni e controlli. E proprio su quest’ultimo punto ci sono delle novità rispetto a quanto proposto nelle scorse settimane. Ad esempio, per il governatore del Friuli-Venezia Giulia e presidente degli Stati-Regioni Massimiliano Fedriga, solo le autorità avrebbero dovuto controllare il lasciapassare. Tipo, come? Un campione, un po’ come con l’assicurazione, la patente e il controllo periodico per chi guida. Beh, le cose dovrebbero essere diverse.


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A stabilirlo, in maniera non definitiva, è proprio il progetto Dpcm con il quale – dopo l’approvazione prevista nei prossimi giorni al rientro del premier Mario Draghi dalla Cornovaglia – verranno dettagliati tutti i dettagli. Non solo le tecniche della piattaforma che permette ai cittadini di ottenere il pass, ma anche quelle relative all’applicazione nella vita quotidiana di questi ultimi.

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Per verificare la certificazione (che come sappiamo sarà sia digitale che cartacea e attesterà la guarigione del Covid-19 negli ultimi 6 mesi, l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti o della vaccinazione 9 mesi successivamente) saranno infatti non solo pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni. Il testo specifica inoltre “il personale addetto ai servizi di controllo delle attività di spettacolo e spettacolo nei luoghi di accoglienza del pubblico o nei pubblici esercizi, i proprietari delle strutture di alloggio e dei pubblici esercizi di accesso ai quali il possesso di è richiesto il certificato tessera verde nonché i loro delegati, il titolare o il legittimo titolare dei luoghi o locali in cui si svolgono gli eventi e le attività a cui partecipare per cui è richiesto il possesso della tessera verde, nonché i loro delegati e il gestori delle strutture da cui erogano servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali per i quali, in quanto visitatori, è richiesto il possesso di certificazione verde (nonché loro delegati)”. In altre parole, poiché attualmente il lasciapassare è richiesto solo per matrimoni e case di cura, il controllo è delegato ai gestori degli stabilimenti o ai loro dipendenti. Tuttavia, il fatto che il progetto specifichi in modo molto dettagliato altre attività suggerisce anche che l’uso del pass potrebbe essere presto esteso. Magari in hotel, discoteche o addirittura cinema e ristoranti che, per aumentare la propria capienza, dovrebbero controllare il pass all’accesso. Tipo, come? Grazie ad un’altra applicazione che verrà fornita a commercianti e operatori, in grado di leggere il Qr code e di dare o meno i mezzi di accesso gratuitamente. Non solo. Gli stessi auditor, secondo il progetto, dovranno anche chiedere di vedere un documento d’identità dei loro clienti.

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A CHI CHIEDERE
Il testo provvisorio del prossimo Dpcm specifica inoltre che se la piattaforma DGC (certificato verde digitale) che Sogei sta sviluppando per conto dei Ministeri della Salute, della Transizione Digitale e dell’Economia emetterà e convaliderà formalmente il QR code, questi potranno gestire è anche essere cittadini direttamente. Il Green Pass, infatti, può essere visionato e stampato dall’interessato dal sito dedicato, tramite il fascicolo sanitario elettronico o anche tramite App Immune, App IO (stiamo lavorando per accogliere le denunce avanzate dal Garante Privacy nei giorni scorsi) e il sistema Ts. Si tratta della gestione dei medici di base, dei pediatri di libera scelta, dei farmacisti e degli altri medici nelle aziende sanitarie. Queste sono anche, e finalmente ecco le ultime notizie, dalle stesse che, insieme ad altre autorità sanitarie, possono revocare il pass verde segnalando ogni nuova positività.

Sabato 12 giugno 2021, 23:05

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