Il governo britannico ha esplicitamente accusato il governo russo di lavorare sodo per inserire un leader filo-russo nel governo ucraino. Secondo il Ministero degli Esteri britannico, la persona a cui la Russia sta pensando è Yevhen Murayev, un ex parlamentare ucraino che ha ripetutamente sostenuto la legittimità dell’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014.
È insolito che un governo faccia pubblicamente tali accuse, dimostrando le alte tensioni delle ultime settimane con la Russia di molti paesi dell’Europa occidentale e gli Stati Uniti, che vedono sempre più concreta e realistica un’invasione russa dell’Ucraina. Tuttavia, le accuse non sono molto motivate e ne hanno sollevate diverse dubbi sulla loro affidabilità.
Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss Egli ha detto“Le informazioni che pubblichiamo oggi [sabato sera, ndr] mostrano la portata delle attività della Russia volte a rovesciare l’Ucraina e aiutano a capire come la pensa il Cremlino”. Truss ha poi chiesto alla Russia di evitare una pericolosa escalation e di porre fine alle “campagne di aggressione e disinformazione, tornando sulla strada della diplomazia”.
Oltre a Murayev, ha citato il Foreign Office del Regno Unito altri quattro politici ucraini, accusato di avere stretti legami con i servizi segreti russi. Alcuni di loro avrebbero collaborato attivamente alla definizione di un piano di invasione. Tra loro c’è Mykola Azarov, vice primo ministro durante la presidenza filo-russa di Viktor Yanukovich, conclusasi con la rivoluzione del 2014. Azarov si è poi trasferito in Russia dove ha cercato di formare un governo in esilio.
Il ministero degli Esteri russo ha respinto le accuse, accusando il governo britannico di “diffondere notizie false” e chiedendo di fermare “la diffusione di sciocchezze” e l’uso di “attività provocatorie”.
Muraev commentato la notizia dice che il governo britannico “sembra confuso”: “Non ha molto senso per me. Sono bandito in Russia. Non solo, hanno anche sequestrato i soldi delle attività commerciali di mio padre”. Murayev ne possiede alcuni. canali televisivi e nel 2019 ha perso il seggio in parlamento, dopo un risultato elettorale deludente per il suo partito.
Nell’ultimo periodo, il governo russo ha radunato più di 100.000 soldati ed equipaggiamenti lungo il confine con l’Ucraina. I servizi segreti dell’Ucraina e di vari paesi occidentali ritengono che il governo russo possa decidere di invadere il territorio ucraino nei primi mesi del 2022, nonostante gli sforzi diplomatici finora compiuti per evitare un’operazione militare.
Russia cura che sta pianificando un’invasione, ma il suo presidente, Vladimir Putin, chiede che la NATO ritiri le sue truppe dalla Bulgaria, dalla Romania e da altri stati ex comunisti dell’Europa orientale che hanno aderito alla NATO dopo il 1997, oltre a rinunciare a coinvolgere l’Ucraina nell’organizzazione. Gli Stati Uniti chiedono il ritiro di decine di migliaia di soldati russi ammassati sul confine orientale dell’Ucraina. Le proposte sembrano essere ritenute inammissibili da entrambe le parti e la situazione appare sempre più preoccupante.
Gli Stati Uniti hanno autorizzato Estonia, Lettonia e Lituania a trasferire missili antiaerei Stinger alle forze ucraine e hanno intensificato le consegne di armi all’Ucraina. La Russia ha inviato nuove truppe e armi in Bielorussia, un alleato russo e vicino dell’Ucraina, sostenendo che le mosse erano giustificate da un’esercitazione militare congiunta con l’esercito bielorusso.
Le nazioni della NATO sostengono che una possibile invasione russa dell’Ucraina comporterebbe “costi enormi” per la Russia, ma non è ancora chiaro cosa intendono fare sulla base dell’attacco.
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