“Il sospetto italiano ‘Ndrangheta ha lavorato anche attraverso i Paesi Bassi’

“Il sospetto italiano ‘Ndrangheta ha lavorato anche attraverso i Paesi Bassi’

L’11 ottobre, il latitante italiano Mario Palamara (53) è stato arrestato nella località turistica di Fuengirola, nel sud della Spagna. L’uomo è sospettato di traffico di cocaina su vasta scala e internazionale per conto dell’organizzazione mafiosa calabrese ‘Ndrangheta. È sospettato di traffico di droga, appartenenza a un’organizzazione criminale (in un contesto mafioso), riciclaggio di denaro, corruzione e contraffazione.

falsa identità

La polizia stabilisce un collegamento tra Palamara e la preparazione dei carichi di cocaina dalla Colombia all’Italia. Nella ‘Ndrangetha è annoverato nel clan Morabito, ma ha lavorato anche per altri clan, che gli hanno affidato affari con fornitori di cocaina in Sud America. In Italia gli investigatori gli hanno dato il soprannome di “super-broker”. Palamara ha opposto una forte resistenza all’arresto, secondo la polizia spagnola. Si è identificato con una falsa identità italiana. Era ricercato da diversi anni.

Livorno

I trasporti venivano solitamente indirizzati verso l’Europa in container marittimi. Secondo quanto riferito, è stato direttamente coinvolto in 800 chili di cocaina sequestrati a Livorno, in Italia. Ha lavorato principalmente al porto di Livorno, secondo la polizia. Lì, la polizia ha sequestrato la cocaina che era stata consegnata in una serie di contenitori refrigerati.

La procura di Firenze lo stava cercando per questo caso. A Catanzaro è stata svolta l’inchiesta “Molo 13” su una linea di cocaina che ha attraversato i Paesi Bassi.

I messaggi resi leggibili dalla polizia, possibilmente da Sky-ECC o EncroChat, giocano un ruolo nelle prove.

Il clan Morabito in Italia ha una presa salda sul traffico di cocaina a Milano e Torino, tra gli altri luoghi. Quest’estate Rocco Morabito è stato estradato dal Brasile nell’ambito di un’importante indagine sul traffico di cocaina.

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