Il suo cuore si ferma mentre suona: tredici anni salvati dai medici. Il padre: “E’ crollato a terra, eravamo paralizzati dal terrore”

SACCOLONGO. La tragedia ha toccato un campo di calcio. Nel pomeriggio di venerdì 3 settembre, un ragazzo di 13 anni, calciatore della Janus Nova, è caduto improvvisamente a terra durante una partita di fine allenamento della categoria Giovanissimi (primo anno) presso gli impianti sportivi di Montecchia di Saccolongo a via dello Sport.cardiac: un normale pomeriggio di leggerezza e sport di inizio stagione che in un attimo si è trasformato in un terribile incubo, con il giovane crollato a terra davanti agli occhi attoniti di tutti i presenti tra i genitori, compreso il padre del ragazzo, allenatore , dirigenti e compagni di squadra.

Ma fortunatamente, nell’eccitazione generale, è arrivato un provvidenziale bacio sulla fronte: lì, a pochi metri di distanza, c’erano due medici del policlinico Arcella che in quel momento stavano effettuando visite medico sportive ad altri atleti del club Janus. . Inoltre, il sistema Saccolongo è stato dotato di un defibrillatore immediatamente disponibile, dispositivo che molto probabilmente ha contribuito a salvare la vita del ragazzo.

MALATTIA

“Durante l’allenamento il ragazzo ha avuto un malore, un grave arresto cardiaco”, ha detto Maurizio Meneghetti, direttore sportivo della Janus presente all’allenamento. “Ma il destino ha voluto che nelle nostre strutture poco distanti ci fossero due medici che facevano visite da medici sportivi ad altri atleti: subito allertati per la gravità, sono intervenuti con un messaggio cardiaco e un defibrillatore mentre attendevamo con impazienza l’arrivo dell’elicottero. soccorso del 118. Questo primo intervento ha tenuto in vita il ragazzo: il cuore si è ripreso prima che arrivassero i soccorsi. Successivamente il ragazzo è stato portato d’urgenza al pronto soccorso dall’elisoccorso ed è ora fortunatamente stabile nel reparto di terapia intensiva pediatrica sotto sorveglianza: il ragazzo si è dimostrato pronto per la visita sportiva che aveva fatto a inizio stagione”.

READ  Perché alcune persone molto anziane hanno ancora una mente acuta e altre no

SALVATI DALLA SOLIDARIETÀ

Ma se la presenza dei medici è stata una felice coincidenza, la presenza del defibrillatore non è stata casuale: infatti, il dispositivo che ha tenuto in vita il ragazzo è stato fornito all’azienda nel 2014 grazie alla raccolta fondi “A battito di sport”, un evento organizzato da Avis e Comune di Saccolongo, progettato dall’ex consigliere comunale Andrea Feltre e dall’ex sindaco Elisa Maggiolo, che ha consentito l’acquisto di tre defibrillatori.

Uno di essi è stato utilizzato ed è stato decisivo nella linea sottile tra la vita e la morte in questi casi. Per tutti i presenti, infatti, è stato possibile tirare un enorme sospiro di sollievo, con l’ultima notizia che il ragazzo in lieve miglioramento è stato ricoverato presso la Pediatria di Padova: secondo i medici, il corso sta procedendo felicemente nel buon senso, in un pomeriggio che potrebbe trasformarsi in tragedia.

IL PADRE GRAZIE A TUTTI

Un pomeriggio e una notte da incubo, anche se per fortuna le cose sembrano andare per il verso giusto. È impossibile anche solo immaginare il terrore e le forti emozioni provate dal padre del ragazzo di 13 anni che venerdì pomeriggio è crollato a terra in arresto cardiaco, mentre il genitore era solo in tribuna per osservare durante il suo allenamento. e il gioco.

Il ragazzo è intanto ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva Pediatrica di Padova sotto sorveglianza, ma le sue condizioni rivelano cauto ottimismo: “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per salvare la vita di mio figlio: lo staff Janus ai medici che lo hanno aiutato”, spiega il padre, raggiunto telefonicamente mentre si trovava in ospedale per accudirlo.

READ  Addestramento per difendere la Terra: un razzo colpirà presto un asteroide

“Mio figlio è crollato a terra e subito ci siamo resi conto tutti quanto fosse grave con il terrore che ci ha subito assalito. Per fortuna, però, c’erano i medici presenti e un defibrillatore pronto all’uso: in pochi minuti mio figlio ha ricevuto i primi soccorsi e probabilmente gli ha salvato la vita. Ringrazio infine anche la Pediatria di Padova che è riuscita a stabilizzarlo durante la notte: ora possiamo solo sperare che si riprenda al più presto. I medici ci hanno detto che il corso stava andando nella giusta direzione e siamo in attesa di altre buone notizie”.

Resta da capire perché si sia verificato questo episodio, nonostante la visita medica dello sport sia stata superata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *