Il telescopio James Webb apre le ali per l’ultima volta sulla Terra

L’innovativo telescopio spaziale di nuova generazione James webb è finalmente vicino a partenza che avverrà alla fine del 2021, e attualmente al Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland, sono in corso gli ultimi test.

Cosa c’è ora nella legge il più potente telescopio spaziale mai costruito dall’uomo per ultima ha eseguito il processo di apertura dell’enorme specchio primario di 6,5 metri. È stata un’operazione molto delicata alla quale gli ingegneri della NASA hanno prestato la massima attenzione, perché una volta piegato e imballato all’interno del razzo, il tasso di guasto deve essere minimo.

Ci sono stati molti ritardi intervallati dal processo di costruzione e dai test operativi, ma stiamo parlando di una meraviglia renderà pallido il famoso Hubble, sarà 100 volte più potente.

Il James Webb è composto da 18 specchi esagonali dorati che costituiscono la struttura principale, la cui guida e orientamento per la messa a fuoco sono garantiti da 132 attuatori, ciascuno dei quali è dotato di un singolo motore. Sono state effettuate prove di laboratorio con speciali apparecchiature di compensazione in grado di simulare il funzionamento dei motori a gravità zero. Ciascuno è stato testato individualmente nel 2020 e l’ultimo test funzionale è stato eseguito all’inizio del 2021.

Il recente test di apertura dello specchio principale ha beneficiato degli stessi metodi che verranno utilizzati una volta in orbita, e quindi la trasmissione dei comandi è avvenuta via radio dalla sala di controllo di Northrop Grumman (partner NASA nella sua realizzazione) situata a Redondo Beach, California. Ma non è tutto, ci sono ancora dei test da fare prima di caricare il razzo Ariane 5 che si occuperà del suo trasporto.

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Nei pochi mesi che dovrebbero anticipare il varo verranno nuovamente testati i radiatori che aiuteranno il telescopio nelle operazioni di raffreddamento ed infine l’estensione della torretta dispiegabile. La grande cura prima della sua implementazione ha un motivo ben preciso, dal momento che il James Webb sarà posto in orbita attorno al Sole, circa 1,5 milioni di km al punto L2 di Lagrange. Mentre il suo allineamento con l’orbita terrestre garantisce comunicazioni senza ostacoli, a differenza di Hubble, non sarà facile intervenire con le missioni di manutenzione, quindi tutto dovrà funzionare bene.

In attesa di una data di lancio precisa, vi lasciamo l’ultimo video realizzato dalla NASA che ci permette di vedere il James Webb completamente esteso e in tutta la sua bellezza.

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