Gli scienziati del Laboratorio di astronomia a raggi X del Sole presso l’Istituto di fisica dell’Accademia delle scienze russa prevedono una tempesta magnetica di cinque giorni nella seconda decade di ottobre, che si intensificherà il 25 ottobre.
Secondo le previsioni pubblicato sul sito web dell’Istituto, una tempesta magnetica di classe G1 inizierà il 21 ottobre e durerà fino al 24, quando si trasformerà in una tempesta di classe G2. Dopodiché, la magnetosfera terrestre sarà eccitata per altri tre giorni e non tornerà alla normalità fino al 29 ottobre.
In totale, ci sono cinque livelli nella classificazione delle tempeste magnetiche: da G1 a G5.
Tempeste solari
Una tempesta magnetica, meglio conosciuta come tempesta solare, è un disturbo della magnetosfera terrestre, di natura temporanea, causato dall’attività solare e rilevabile dai magnetometri ovunque sulla Terra.
Ciò accade quando il Sole produce forti esplosioni con emissioni dalla sua corona che generano forti venti solari, le cui particelle ad alta energia impattano contro il campo magnetico terrestre. Di solito durano dalle 24 alle 48 ore ma in alcuni casi, come quello della previsione in questione, possono anche persistere più a lungo.
Il contatto delle particelle cariche con la ionosfera terrestre è visibile nelle regioni polari dove la geometria del campo magnetico terrestre consente loro di avvicinarsi. In caso di venti solari molto forti, l’aurora boreale può essere vista anche a latitudini molto più meridionali. Nel 1989, una tempesta elettromagnetica si è verificata nel cielo del Quebec causando un’aurora boreale visibile fino al Texas.
Tempeste solari molto potenti possono causare danni biologici ai passeggeri dei voli in alta quota, modificare l’orientamento di piccioni, delfini, balene e tutti gli animali che hanno sistemi di orientamento basati sul magnetismo terrestre, possono danneggiare sistemi di comunicazione che utilizzano segnali radio, radar, sistemi di navigazione GPS, satelliti, tralicci elettrici e addirittura danneggiano i tubi dell’acqua. Gli studi in corso parlano anche di cambiamenti significativi nel comportamento umano durante le tempeste solari più forti.
L’evento Carrington
La più grande tempesta solare mai osservata scientificamente, è conosciuta come “Evento Carrington”, dal nome di Richard Carrington, un astronomo famoso per i suoi studi sulle macchie solari.
Si svolse dal 28 agosto al 2 settembre 1859.
La tempesta ha sconvolto in modo significativo la recente tecnologia telegrafica. Tutte le linee del pianeta sono state interrotte per 14 ore e l’aurora boreale è stata vista anche a Roma e nei Caraibi. Il danno che una simile tempesta causerebbe al moderno sistema di telecomunicazioni è inimmaginabile.
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