In Belgio è la caccia a Jürgen Conings, il tiratore idolo della destra no vax che minaccia il virologo più famoso del Paese

E’ ricercato dall’Interpol Jürgen Conings, il cecchino belga di 46 anni che è diventato istruttore dopo le missioni in Bosnia, Kosovo, Libano, Afghanistan e Iraq. il Corriere della Sera ricostruisce il profilo di Conings che è diventato da tempo un punto di riferimento per gli attivisti di estrema destra prima e, dall’inizio della pandemia, considerato la voce di riferimento per tutti coloro che credono in “La dittatura della salute”. Legato al movimento neonazista che si autodefinisce Legione fiamminga, il cecchino ha minacciato attacchi alle moschee nelle ultime settimane ma soprattutto ha dichiarato guerra al virologo più in vista del Paese, Marc Van Ranst, che ora si trova in un luogo segreto e protetto con moglie e figli.

Nel BelgioNonostante il chiaro riferimento a mezzi violenti per imporre il proprio pensiero, il 46enne gode di grande notorietà presso una certa fascia della popolazione. “Jürgen sei un eroe” e “Siamo tutti Jürgen Conings” sono alcune delle scritte apparse su alcune locandine durante l’evento. niente vax tenuto a Bruxelles. Nei giorni scorsi il ministro dell’Interno Annelies verlinden, parlando con vtm, ha detto che l’indagine sta continuando, osservando che “Non c’è motivo di farsi prendere dal panico” e si è anche detta “totalmente sorpresa” dal sostegno dato ai militari da alcune centinaia di persone che si sono radunate per sostenerlo.

In questi giorni, la polizia di tutta Europa sta cercando Conings, fuggito dal suo appartamento dopo aver lasciato lettere in cui diceva alla sua ragazza che “si è unito alla resistenza” ed “è pronto a morire”. Il lavoro di investigatori finora questo ha portato solo alla scoperta di se stesso jeep all’interno del quale erano, tra gli altri, quattro, lanciarazzi anticarro e munizioni. Materiale – scritto su di esso Corriere della Sera – in gran parte trafugato dalla base dove prestava servizio, alla quale ha continuato ad avere regolare accesso nonostante lo scorso febbraio servizi di intelligence I belgi l’avevano messo nella lista delle minacce sicurezza dello stato. Secondo gli inquirenti dell’epoca, l’uomo sarebbe latitante e armato di altra attrezzatura che è riuscito a portare con sé dopo aver abbandonato il camion.

READ  Lontano dall'Afghanistan: la folla in aeroporto e l'eco degli spari

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *