Redazione
01 ago 2021 21:12
“Sulla strada per Tokyo”. C’è anche un pizzico di Romagna nel viaggio da Gianmarco Tamberi e in questo salto d’oro di 2,37 metri, che ha fatto sobbalzare di gioia tutta l’Italia. Per raggiungere questo oro, “Gimbo” ha lottato contro il dolore, iniziato il 15 luglio 2016 al meeting di Monte-Carlo poche settimane prima delle Olimpiadi di Rio: un tentativo a 2.41 e un infortunio al 50% al legamento deltoide della caviglia sinistra. Un sogno infranto. Pochi mesi dopo nuova operazione: era gennaio 2017.
Il professor Francesco Lijoi, direttore della sala operatoria di ortopedia e traumatologia dell’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, lo ha operato con successo con l’artroscopia. L’operazione, effettuata presso la casa di riposo Malatesta Novello di Cesena, è consistita nell’asportazione dell’Os Trigonum presente nel piede posteriore del piede staccato del talento azzurro. L’operazione era durata poco meno di un’ora. “Penso che il professor Lijoi abbia fatto un ottimo lavoro”, ha detto l’atleta.
Aveva scritto una lettera a Destiny, avvertendola: “Hai scelto la persona sbagliata. Molto presto mi vedrai con quella maglietta blu urlare più forte che mai in faccia. Caro destino, sarai tu a mettermi il tricolore sulle spalle e a mettermi questa medaglia al collo. l’oro che sogno da anni”. Mutaz Barshim. Lo stesso che domenica si è ripreso e con cui ha condiviso questa magica domenica per gli azzurri che l’Italia non dimenticherà.
Tamberi è seguito da Fabrizio Borra, del Centro di Fisiologia di Forlì. E approfittando di due giorni di prove fisiche, l’oro di Tokyo dello scorso ottobre è tornato sul “balcone della Romagna” per sostenere gli allenamenti con i ragazzi di Gaetano Scirea agli ordini di coach Emiliano Solfrizzi. Nel 2016, dopo aver vinto la Coppa del Mondo, è volato negli Stati Uniti, al seguito degli Houston Rockets. E in questa occasione ha incontrato da vicino James Harden. Nel 2017 ha coronato il suo sogno di giocare a basket con la Serie A, partecipando al memorial Bertolazzi, con la maglia del Soundreef Siena contro il Flexx Pistoia. “Gimbo” non è stato sfigurato, lungi dall’essere un corpo estraneo nel roster.
In passato ha giocato nelle giovanili tra Osimo e Ancona, prima di cimentarsi nel salto in alto. L’anno successivo viene convocato dalla Lega Basket a testimonianza della Supercoppa svoltasi a Brescia. Nel 2019 è apparsa sul parquet dell’Urania Basket Milano. Lo stesso anno in Romagna ha dimostrato il suo talento partecipando a un torneo di beneficenza 3×3 organizzato con amici e atleti.
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