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Sconforto e frustrazione regnano in Italia dopo l’incidente mortale che ha coinvolto un barcone di migranti al largo della Calabria meridionale. Il naufragio, che ha provocato la morte di almeno 59 persone, ha riacceso il dibattito politico sull’immigrazione clandestina nel Paese.
Ogni anno decine di migliaia di migranti tentano di raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo. Più di 13.000 migranti sono già sbarcati in Italia quest’anno, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo il ministero dell’Interno italiano.
Almeno 12 bambini erano tra quelli uccisi in Calabria. I soccorritori sul posto hanno detto di aver visto cose “dannose”:
I migranti uccisi lasciano un segno profondo: “C’erano diversi bambini”
Il primo ministro italiano Meloni ha dichiarato da quando è entrato in carica a settembre che vuole fermare l’aumento del numero di migranti che raggiungono le coste italiane. Finora si è concentrata principalmente sulle organizzazioni umanitarie: recentemente hanno dovuto fare i conti con regole più severe che rendono più difficile il salvataggio dei migranti in mare.
Ma le organizzazioni umanitarie sono responsabili solo del 10-15% del totale dei migranti che arrivano in Italia. Inoltre, non sono attivi al largo della Calabria.
“Miraggi”
Oggi Meloni ha ribadito che il suo governo vuole impedire l’immigrazione clandestina. Il presidente del Consiglio ritiene i trafficanti responsabili dell’incidente con il barcone dei migranti. “È disumano rischiare la vita di uomini, donne e bambini per il prezzo di un ‘biglietto’ in cambio di una falsa prospettiva di passaggio sicuro”, ha detto il primo ministro.
Anche altri membri del governo hanno criticato i trafficanti di esseri umani. Presentano ai migranti “illusori miraggi di una vita migliore”, ha detto il ministro dell’Interno Piantedosi. A suo avviso, vanno prese misure molto più dure contro “le reti di immigrazione clandestina, in cui operano trafficanti di esseri umani senza scrupoli”.
Guarda l’Europa
Questi commercianti fanno parte di un problema più grande, credono altri politici. “Incolpare solo i contrabbandieri, come sta facendo attualmente il centrodestra, è ipocrita”, ha detto Laura Ferrara, che è al Parlamento europeo per il movimento populista italiano Cinque Stelle. “La verità è che l’Ue non offre alternative efficaci a chi è costretto a lasciare il proprio Paese di origine. Su questo dobbiamo lavorare all’unisono”.
Non è l’unica a puntare il dito contro l’Europa. Anche il ministro degli Esteri italiano e il presidente Sergio Mattarella chiedono all’Unione europea di agire rapidamente.
Secondo lui, l’Ue, che da anni discute di frontiere esterne e di una politica migratoria comune, dovrebbe investire nello sviluppo dei paesi di origine dei migranti. Molti giovani ora si sentono “costretti ad andarsene per mancanza di prospettive”, ha detto Mattarella.
L’UE sta attualmente lavorando a un ampio patto in materia di migrazione e asilo, con accordi, ad esempio, sulle procedure di frontiera e sulla lotta alla tratta di esseri umani. I capi di governo hanno negoziato il patto due settimane fa in un vertice a Bruxelles.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato oggi, in risposta all’affondamento dell’Italia meridionale, che gli sforzi per il patto di migrazione e asilo devono essere raddoppiati. Secondo lei, lo stesso vale per un piano d’azione con il quale l’UE spera di ridurre l’immigrazione clandestina.
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