Inter, intervista a Zhang: “Racconto, divorzio inevitabile. Inzaghi ha sposato il progetto”

Il Presidente: “Le nostre diverse opinioni sulla situazione hanno portato alla separazione. Simone ha le qualità per mantenere competitivo il nostro club”

Addio a Conte, passaggio doloroso ma inevitabile. Ne ha parlato il presidente dell’Inter Steven Zhang nella lunga intervista esclusiva alla Gazzetta.

L’addio di Conte ha sconvolto i tifosi nerazzurri. Era davvero impossibile continuare insieme?

“Fin dal primo momento in cui abbiamo rilevato l’Inter, abbiamo pensato che Conte sarebbe stato il miglior allenatore per il nostro progetto. Due anni fa siamo finalmente riusciti a portarlo in nerazzurro. Ero e rimango convinto che Conte sia un allenatore vincente: questo è il motivo che ci ha portato a investire tanto su di lui e sulla squadra negli ultimi due anni. Già la scorsa estate la pandemia aveva fortemente condizionato il nostro reddito ma abbiamo proseguito con essa, concentrandoci sulla stagione convinti di poter vincere. La decisione è stata giusta. Ma ora il conto portato dalla pandemia è tale che non si può non rivedere la situazione cercando risparmi che portino a un futuro pareggio di bilancio. È necessario ridurre i costi e controllare i rischi. Questo ovviamente influenza anche le strategie di mercato. Le nostre diverse opinioni sulla situazione hanno portato alla separazione. Quello che non era fondamentale per lui lo era per il club. E viceversa. Conte è un allenatore di alto livello, ma da presidente devo pensare alla forza del club”.

Che impressione ti ha fatto Simone Inzaghi durante questi primi incontri?

Simone ha dimostrato in questi anni di essere un tecnico valido ed esperto, ha le qualità per mantenere competitivo il nostro club, questo è quello che vogliamo, ma collaborando con noi per far sì che l’Inter rimanga un club solido e senza rischi. Lo sa nostro progetto, lo ha sposato e siamo molto felici di averlo qui, sperando di poter vincere insieme”.

READ  Questi sono i migliori laptop di fascia media | ADESSO

L’intervista si conclude anche sulla Gazzetta dello Sport di oggi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *