I proprietari di distributori di benzina nella regione di Kleve si stanno preparando per il 1 giugno, il giorno in cui la benzina in Germania sarà un centesimo in meno. Si aspettano una corsa, non solo dagli automobilisti tedeschi ma soprattutto dai Paesi Bassi† Un litro di lattina costa cinquanta centesimi in meno a una pompa tedesca.
“Ovviamente è strano che come olandesi dobbiamo pagare molto di più per la nostra benzina nell’acclamata unità europea”, afferma Van Haga (BVNL) nelle sue interrogazioni parlamentari sul rifornimento all’estero. L’economia è gravemente colpita perché quasi tutti gli abitanti della regione di confine si procurano il cibo, i prodotti per la cura della persona, ma anche l’alcol in Belgio e in Germania. Le differenze di prezzo sono strane.
Van Haga vuole sapere dal ministro perché il ministro Sigrid Kaag (Finanze) sta “mettendo alla pompa i cittadini laboriosi, mentre la Germania ha ridotto le accise al livello più basso consentito nell’UE”. Vuole inoltre che si lavori sul promesso test sugli effetti di frontiera, che esaminerà i possibili effetti della nuova politica dell’Aia nelle regioni frontaliere in modo da non deteriorare la posizione competitiva con i paesi vicini.
La richiesta di un test rapido degli effetti di frontiera è supportata dagli Stati membri e dai consulenti della BVNL, vale a dire Robert Pestman (Groningen), Arjan de Kok (Gelderland), Michael Muijres (Beek), Hans Smolders (Tilburg) ed Emons (Horst aan de Engrener) .
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