Jeroen Pauw sotto tiro per offerta di stipendio ‘discutibile’ |  tv

Jeroen Pauw sotto tiro per offerta di stipendio ‘discutibile’ | tv

Un portavoce di Banijay Benelux, di cui TVBV fa parte, ha informato il PAPÀ. Giovedì, è stato annunciato che il presidente della NPO Frederieke Leeflang aveva chiesto alla Media Authority (CvdM) di indagare sulla proposta di stipendio di Pauw. Il canale di notizie BNR aveva posto domande a riguardo.

La Bnr ha una e-mail riservata in cui l’agente di Pauw offre non solo un contratto di presentazione, ma anche una garanzia di acquisto da TVBV, la casa di produzione di cui Pauw era allora direttore, del valore “di almeno 500.000 euro”. Ciò garantirebbe che l’icona TV guadagnerebbe più di quanto consentito dalla legge per le emittenti pubbliche. Alla fine, BnnVara ha respinto la proposta, ma TVBV ha comunque ricevuto l’ordine di produzione per il talk show quotidiano 1.

“Mai dipendente”

Il portavoce di Banijay Benelux specifica che l’e-mail del 2019 elenca diverse proposte tra di loro, “perché le discussioni con BnnVara su attività di presentazione, proposte di programma, produzioni in corso e altre notizie si svolgono con la stessa persona, ovvero il direttore dei media di BnnVara.

La portavoce ha riconosciuto che esporre le due proposte in e-mail separate sarebbe stato più chiaro. “La presentazione di Jeroen Pauw non è mai stata subordinata a nessuna proposta di TVBV”, sottolinea.

Fiducia

Il portavoce sottolinea che la proposta di TVBV è stata avanzata nel 2019 in una fase di trattative di cui nulla era previsto in un contratto. “Le discussioni sul presentatore e sui programmi con BnnVara sono continuate anche dopo”. TVBV attende con fiducia un’indagine e collaborerà pienamente.

READ  Perché non vedrai Johnny de Mol lunedì in HLF8 | Media

L’ONG è del parere che il caso presentato dal BNR possa essere meglio valutato da un supervisore indipendente. “Per questo si è deciso di chiedere al CvdM di prestare attenzione anche al caso appena presentato nello studio recentemente annunciato sul funzionamento del quadro retributivo”, ha affermato il portavoce dell’Onlus.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *