Juve, il sogno è Zidane: Pirlo è segnato

Pirlo fino alla fine. Il voi non cambia, continua con il Maestro. Nonostante la sconfitta con il Milan. Anche se raggiungere la Champions League è un’impresa al limite del proibizionismo. Nonostante le riflessioni del club e le indiscrezioni che si sono susseguite dai minuti immediatamente successivi alla sconfitta per i rossoneri e che si sono protratte tutta la notte e ieri mattina. Anche se ce n’è uno Finale di Coppa Italia Discuti. Continua con Pirlo. Nessuna svolta, quindi, ma sempre fiducia nell’allenatore che resta comunque in mezzo alla burrasca e con un futuro naturalmente segnato. Sassuolo, Inter, Atalanta in Coppa Italia e Bologna saranno le ultime tappe della sua esperienza alla Juventus. Non è pensabile che anche la vittoria di un trofeo possa cambiare il suo destino.

Pirlo resta al comando della Juventus

Piove alle Continassa all’indomani del crollo che, a meno che gli avversari non sbagliano e i bianconeri colpiscono i reni, rischia di essere il punto di non ritorno di una stagione infelice, fallimentare, incredibile nel concatenarsi di eventi negativi. Piove sulla squadra che si riunisce a metà mattinata per allenarsi perché, soprattutto, domani sera si torna in campo e il clima è rassegnato. Appartamento tranquillo fuori dal centro sportivo, zero tifosi, disinteresse. Al suo interno il gruppo svolge la sua normale attività post partita: scarico per chi ha giocato contro i rossoneri, regolare allenamento per gli altri. Ma è chiaro che è un lunedì diverso e pesante. E, come accade in queste occasioni, piene di correnti d’aria, spesso incontrollate. L’hashtag si scatena sul web #PirloOut.

Dimissioni? No, escluso a fine partita dallo stesso allenatore, che si è anche reso “disponibile” al club. Esenzione? Nemmeno, nonostante in mattinata si fosse diffusa la voce di un vertice tra i dirigenti da cui sarebbe dovuta uscire una decisione. Le smentite sono arrivate puntuali: nessun vertice ma il consueto incontro del lunedì tra i dirigenti per fare il punto della situazione che naturalmente ha assunto un peso diverso in un passaggio così delicato. D’altra parte, il filo diretto tra il presidente Agnelli (assente perché a Maranello con Ronaldo e John elkann), il vice presidente Nedved, il direttore dell’area tecnica Paratici e il suo braccio destro Cherubini non si erano mai fermati per tutta la notte. Pensieri, valutazioni, prospettive e, in definitiva, la decisione: continua con Pirlo. Ovviamente il tempismo di un cambio è troppo stretto visto che tra poche ore ci sono nuovamente i tre punti da conquistare con il Sassuolo. Troppe incognite, anche se il sostituto sospettato era il vice Tudor. A mezzogiorno viene rivelato anche l’inevitabile Tapiro dorato per ravvivare un po ‘la scena, con poche telecamere. Lo ritira Nedved: “Ci sono difficoltà, è normale, ma lotteremo fino alla fine. Sicuramente resta Pirlo e anche Ronaldo“.

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