Il ministro sulla vicenda Asl: “Può intervenire in casi a tutti gli effetti, non interviene in deroga al protocollo ma dove ci sono situazioni particolari. Campionato a rischio? No “. Intanto Napoli si sta per isolare in una località balneare …
Il protocollo non deve essere modificato, deve essere rispettato. E con rigore. Questa la conclusione della giornata di incontri istituzionali che il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha tenuto con i vertici del calcio: prima una telefonata con Paolo Dal Pino, presidente della Lega, poi una visita alla Federcalcio e un’intervista a Gabriele Gravina. Insomma, il piano di “pace” in mezzo al caos Juve-Napoli parte dal testo che ha fatto volare la mongolfiera nel bel mezzo della tempesta Coronavirus di giugno. Il problema quindi non è quello delle regole, ma del rispetto delle regole. Spadafora lo dice chiaramente: “Ancora oggi il protocollo è corretto, deve essere conservato e applicato e deve essere rispettato da tutti con il massimo rigore”. Un’affermazione che soddisfa Gravina, che sottolinea: “Crediamo fermamente in questo protocollo che abbiamo voluto e difeso. Se siamo tutti impegnati per la tutela della salute e il protocollo è seguito da tutti nella sua interezza, credo che possiamo essere certi che il campionato può competere e svolgersi in sicurezza. Certo, se ci sono fughe di notizie e qualcuno sbaglia, qualcuno deve pagare ”. Spadafora e il Presidente Federale stanno molto attenti a non dare a questa persona un nome e un cognome. “Rispetto i ruoli – dice Gravina, che ha detto di non aver sentito il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis – Il giudice sportivo è un giudice sportivo, la procura federale è la procura federale”. Due riferimenti ovviamente non casuali. Ma il ministro è attento ad andare oltre la singolare battaglia di questi giorni: “Il protocollo richiede un grande senso di responsabilità”.
Ma le Asl?
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Come giocare con l’ombra di un intervento che può ancora limitare il protocollo e influenzare i tempi del campionato? Il ministro precisa: “L’Azienda sanitaria locale può intervenire in casi particolari, non interviene in deroga al protocollo ma dove ci sono situazioni particolari. L’importante è che l’intervento sia motivato e legato a esigenze che possono variare ”. Un’interpretazione che l’ASL preposta delle Regioni non può “commissionare”, ma che rappresenta un tentativo di tutela della soft quarantine in tutte le sue fasi. In ogni caso Spadafora, pur riferendosi alla massima cautela, “quella che ha reso possibile la ripartenza”, ritiene che la sospensione del campionato non sia all’ordine del giorno. “No, non corriamo il rischio di bloccarlo”.
Napoli isolata
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SSC Napoli conferma che il “Golden Tulip Resort Marina di Castello” accoglierà in isolamento il Napoli in casa. Il ringraziamento di SSC Napoli va alla struttura, regolarmente operativa e funzionante, ea tutta la sua governance. effettivi ”, poi la società di De Laurentiis ha annunciato che la squadra andrà in pensione (isolamento) a Castel Volturno.
5 ottobre 2020 (modifica il 5 ottobre 2020 | 22:22)
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