Juventus, Buffon punge il club sulla regia di Cristiano Ronaldo

In un’intervista al Corriere della Sera, Gianluigi Buffon ripetuto che era felice di tornare a Parma: “La maggior parte delle persone mi dice che ho fatto una scelta fantastica e che ho ragione a continuare, per quello che sto ancora dimostrando quanto valgo”.

Juventus, Buffon torna a parlare di Ronaldo

Buffon Tuttavia, sarà sempre in ritardo Juventus, dopo tanti anni passati a Torino anche con la fascia di capitano. L’ex portiere della Juventus quest’estate se n’è andato proprio come Cristiano Ronaldo. Un addio, quello del portoghese, che a molti tifosi non è piaciuto.

Buffon ha le idee chiare su questo: “Ho detto che con lui si è perso un po’ di DNA perché penso di sì e, ragionando più a fondo, arrivo a dire che chiaramente non è colpa di Ronaldo, perché lui è quello e quando prendi un giocatore di questo calibro, sai a cosa stai andando incontro. Bisogna capire se gli altri sono preparati e secondo me molti giocatori non erano pronti per poter condividere un certo tipo di esperienza. Piaccia o no, tutti si sentono un po’ cristiani e questo non dovrebbe mai accadere, soprattutto in realtà come il Juventus. Quando è arrivato a Torino, sono andato a Parigi. E quando sono tornato ho visto qualcosa di diverso, che non mi ricordava più quello che avevo lasciato”.

Juventus, Buffon e il limite di Dybala

Luogo inesistente Juventus, in attacco punta soprattutto sulla classe di Dybala. Sull’argentino, Buffon Non ne dubita: “E’ sicuramente un leader tecnico perché è il miglior giocatore della Juve e poi negli ultimi anni è maturato molto. Per poter mettere in pratica questo ruolo però bisogna esserci e da un paio d’anni è molto assente per infortuni. Quando troverà la continuità, si dedicherà anche come leader della Juve”.

READ  Misterioso 'gate' scoperto su Marte, la NASA non ha ancora dato una spiegazione

Capitolo Italia, le parole di Buffon

Infine, Buffon chiuso l’intervista parlando diItalia, impegnato negli spareggi a marzo per il Coppa del Mondo in Qatar: “Non verranno commessi errori. Il grosso problema è che giocheremo contro una squadra molto forte, forte almeno quanto noi. Quindi c’è anche che l’Italia potrebbe non qualificarsi”.

Sopra Italia, Buffon precisa: “Non ho rimpianti per la Nazionale. Quello che mi dà fastidio è quando qualcuno mi dice ‘se ti chiamassero come terzo portiere potresti andare al Mondiale….’. Ero capitano della nazionale quindi so cosa significa l’importanza di un gruppo: devi lasciare un allenatore competente come Mancini calmi e liberi di fare le proprie scelte, senza spendere troppo. E nessuno deve farmi regali: posso farli io, se posso, perché lo sport è meritocrazia. Posso anche pensare che essere il terzo portiere sia troppo penalizzante, per quello che sono adesso”.

OMNISPORT

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *