Sarebbe la seconda volta in breve tempo che Bruxelles chiude un occhio sulle regole del debito e del deficit già non rigorosamente applicate che i paesi dell’UE possono avere. Le regole sono andate troppo oltre anche durante la crisi del corona e potrebbe succedere di nuovo, riferisce Kaag alla Camera dei Rappresentanti: “In vista della nuova straordinaria e preoccupante situazione in cui si sono trovati i Paesi Bassi e l’Unione Europea a seguito dei terribili sviluppi in Ucraina non si può escludere che venga nuovamente invocata la flessibilità delle regole.
La guerra in Ucraina rischia anche di avere gravi conseguenze economiche, con l’aumento dei prezzi di energia, carburante e cibo. E anche le aziende occidentali stanno risentendo delle sanzioni imposte alla Russia.
Secondo Kaag, è ancora troppo presto per stimare l’entità di queste conseguenze e cosa ciò significhi per la compliance fiscale: “Ciò dovrà essere riconsiderato quando ci sarà maggiore chiarezza sull’impatto economico e di bilancio che avrà”.
Impegno nei Paesi Bassi
Il ministro della D66 spiega inoltre con attenzione il coinvolgimento degli olandesi nella discussione sul rinnovo delle regole fiscali europee, che avverrà nei prossimi mesi. In ogni caso, il nostro Paese vuole attenersi alle regole ben note di un debito pubblico non superiore al 60% del reddito nazionale e un disavanzo di bilancio non superiore al 3% annuo, standard che, peraltro, in particolare i Paesi dell’Europa meridionale non sono stati in grado di conformarsi per un po’ di tempo.
A causa degli ingenti debiti di questi paesi, che sono aumentati solo durante la crisi del coronavirus, i Paesi Bassi sono disposti a rivedere le regole relative all’eliminazione graduale. Ora, la regola pratica è che un paese che è troppo in rosso dovrebbe ridurre una media di 1/20 del suo debito al di sopra della norma del 60% ogni anno. Ma questo non è fattibile per paesi con debiti esorbitanti. I Paesi Bassi sono disposti a prendere in considerazione la “sostituzione o adeguamento” di questa norma.
D’altra parte, i Paesi Bassi vorrebbero una migliore applicazione delle regole di bilancio europee. Inoltre, Kaag vorrebbe che anche ai paesi con poco debito, come i Paesi Bassi, venissero imposte regole di bilancio meno rigide e dettagliate. Sarebbero “meno importanti” per loro.
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