Kaag sulle sanzioni contro la Russia: niente soldi, niente macchine da guerra

“Senza soldi non c’è macchina da guerra”. Il ministro delle finanze Kaag vede questo come l’obiettivo principale del pacchetto per affrontare le finanze russe. L’UE, gli Stati Uniti, il Canada e il Regno Unito sono diventati ieri accetta di espellere un certo numero di banche russe dal sistema di pagamento internazionale Swift e di congelare le attività della banca centrale russa.

Kaag pensa che i russi potrebbero resistere per un po’. “Ma qualsiasi cosa tu possa fare per rallentarlo o renderlo impossibile, dovresti farlo ora”, dice.

Il ministro delle finanze vede la chiusura delle banche russe di Swift come un passo importante per rendere “difficile, se non impossibile, per i russi muoversi nei pagamenti”. L’azienda spera che l’UE alla fine si accordi sul disaccoppiamento di tutte le banche russe da Swift.

Perdita del benessere collettivo

Secondo Kaag, è inevitabile che anche l’economia dei Paesi Bassi e di altri paesi europei venga colpita dalle sanzioni o da possibili contromisure russe. Ma pensa che “gli olandesi e il resto d’Europa sentono davvero che si tratta di qualcosa di molto più grande: pace, sicurezza e democrazia”.

Parla di “perdita collettiva di ricchezza”. L’azienda vorrebbe vedere come questo possa essere “messo a tacere, soprattutto per le persone che già non riescono a sbarcare il lunario”. Ma non ha ancora pianificato misure concrete per questo.

Investimenti su larga scala

Gli sviluppi in Ucraina stanno riaccendendo anche la discussione nei Paesi Bassi sull’opportunità di aumentare significativamente il budget per la difesa. Nell’accordo di coalizione è stato concordato che ulteriori 3 miliardi di euro andranno alla difesa.

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Il cancelliere tedesco Scholz ha fatto Oggi ha persino annunciato di voler stanziare altri 100 miliardi di euro per modernizzare l’esercito. Alla domanda se nei Paesi Bassi è necessario di più, Kaag risponde che la coalizione sta già investendo “su larga scala” nella difesa.

Ma dice anche che è una discussione molto importante: “È un punto di svolta nella storia europea. Quando conta, devi essere in grado di agire e ciò richiede investimenti su larga scala. La sicurezza non ha prezzo per l’ordinamento giuridico democratico. .”

Domani la Camera dei rappresentanti discuterà degli sviluppi in Ucraina.

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