KNVB sostiene la richiesta di risarcimento per i lavoratori migranti in Qatar

Il KNVB ha evidenziato la necessità di un risarcimento e di un migliore supporto legale per i lavoratori migranti in Qatar attraverso una task force europea della FIFA World Football Association. La Coppa del Mondo si svolge lì a novembre e dicembre.

La FIFA aveva promesso di rispondere dopo una visita della task force UEFA in Qatar nel giugno di quest’anno, ma ciò deve ancora accadere, riferisce il KNVB. Il gruppo di lavoro, di cui la KNVB è uno dei pionieri, ha poi inviato una lettera alla federazione calcistica mondiale chiedendo chiarimenti il ​​prima possibile.

La KNVB risponde al sondaggio d’opinione condotto dall’organizzazione per i diritti umani Amnesty International nei Paesi Bassi e in altri quattordici paesi. In esso, più di due terzi degli intervistati affermano che la KNVB dovrebbe parlare pubblicamente di questioni relative ai diritti umani relative alla Coppa del Mondo in Qatar, compreso il risarcimento per i lavoratori migranti.

Si ritiene che migliaia di lavoratori migranti siano morti sul lavoro prima della Coppa del Mondo. ha riferito il Guardian L’anno scorso. Inoltre, spesso dovevano farlo i lavoratori stranieri profondamente indebitato lavorare in Qatar.

La federazione calcistica sottolinea di essersi già pronunciata quando la Coppa del Mondo è stata assegnata nel 2010 e di non essere favorevole al Qatar come Paese ospitante. “Abbiamo parlato più volte della situazione dei diritti umani, sia nelle interviste alla stampa che quando abbiamo ricevuto la petizione #CancelQatar”, riferisce il sindacato.

KNVB afferma che sta lavorando per migliorare la situazione dei lavoratori migranti in Qatar sollevandoli con il Comitato Organizzatore della Coppa del Mondo, la FIFA, l’Ambasciata del Qatar e le autorità e i sindacati internazionali.

Il sindacato sostiene la richiesta di Amnesty per un risarcimento per i lavoratori migranti. “Riteniamo inoltre che le vittime oi loro parenti debbano essere risarciti, con un ruolo per i datori di lavoro, il governo del Qatar, il comitato organizzatore e la Fifa”.