La Cina firma un maxi accordo commerciale con altri 14 paesi

Cina e altri 14 paesi in Asia e Pacifico hanno appena firmato il più grande accordo di libero commercio nel mondo. L’accordo rappresenta il 30% del PIL globale e aiuterà le economie colpite a riprendersi dalla crisi del coronavirus.

La firma arriva al termine delle elezioni americane, i cui risultati commerciali, nonostante la vittoria di Biden, non sono ancora noti. In effetti, diversi esperti ritengono che la strada lastricata da Trump cambierà più nei modi che nei contenuti.

Nasce RCEP, il più grande accordo di libero scambio al mondo

Mentre gli Stati Uniti escono dalle travagliate elezioni presidenziali del 3 novembre e sono ancora alle prese con la pandemia di coronavirus, si sta formando un nuovo blocco commerciale su cui la Cina può estendere la sua influenza.

L’accordo è denominato Comprehensive Regional Economic Partnership (RCEP). È stato proposto per la prima volta nel 2012, ma l’ultimo impulso per trovare il posto è arrivato l’anno della pandemia che ha messo in grave difficoltà le economie della regione.

RCEP riunisce i 10 membri dell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (ASEAN), oltre a Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda. L’obiettivo principale è quello di abbassare, o in alcuni casi addirittura eliminare, le tariffe, alcune immediatamente, altre nell’arco di 10 anni.

Ha deciso invece di non firmare India, che durante l’estate ha avuto scontri con la Cina e aveva paura di vedere crescere il proprio deficit commerciale con il gigante asiatico. Tuttavia, potrebbe aderire anche in un secondo momento.

La cerimonia, che vista l’ora è stata del tutto virtuale, ha visto i ministri delle finanze dei paesi RCEP firmare e poi mostrare trionfante il documento alle telecamere. L’accordo sta aspettando solo ora ratifica da parte dei diversi Stati per diventare efficace.

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È la prima volta che le potenze asiatiche di Cina, Giappone e Corea del Sud hanno firmato un accordo di libero scambio.

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