La crisi nel Mar Rosso conferma lindispensabilità dellimpero americano | Federico Rampini – Corriere della Sera

La crisi nel Mar Rosso conferma lindispensabilità dellimpero americano | Federico Rampini – Corriere della Sera

La crisi nel Mar Rosso minaccia gli approvvigionamenti petroliferi e gasiferi di molte parti del mondo, dimostrando l’importanza insostituibile degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono l’unico paese con la capacità di proteggere queste rotte grazie alla loro flotta navale e alla loro capacità di coalizzare alleati. L’operazione multilaterale guidata dagli Stati Uniti, chiamata Operazione Guardian of Prosperity, è stata creata per proteggere la sicurezza energetica degli alleati come l’Europa, il Giappone e anche la Cina.

Il Mar Rosso è di grande importanza strategica in quanto attraverso di esso passa il 12% del petrolio mondiale e l’8% del gas naturale liquefatto trasportati su nave, oltre ad altre merci. Gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso hanno causato problemi ai trasporti marittimi, con diverse compagnie che hanno dovuto interrompere o ridurre i loro servizi lungo questa rotta.

Tuttavia, la presenza della marina americana nel Mar Rosso ha mantenuto una relativa calma dei mercati, ma la situazione potrebbe cambiare nel futuro. Gli Stati Uniti hanno raggiunto l’autosufficienza energetica da molti anni e non dipendono più dal petrolio arabo, ma l’Europa e l’Asia sono fortemente dipendenti da queste rotte per l’approvvigionamento di energia.

Gli Stati Uniti difendendo la libertà di navigazione e la sicurezza dei trasporti nel Mar Rosso stanno proteggendo un “bene collettivo” che beneficia tutti. La leadership americana ha dei limiti ed è destinata a peggiorare, come dimostra la mancanza dell’Arabia Saudita e degli Emirati nella coalizione guidata dagli Stati Uniti nel Mar Rosso. Il futuro sarà caratterizzato da un caos crescente e prolungato, poiché mancano le basi per un nuovo ordine mondiale guidato dalla Cina.

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La crisi nel Mar Rosso minaccia gli approvvigionamenti petroliferi e gasiferi di molte parti del mondo, dimostrando l’importanza insostituibile degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono l’unico paese con la capacità di proteggere queste rotte grazie alla loro flotta navale e alla loro capacità di coalizzare alleati.

L’operazione multilaterale guidata dagli Stati Uniti, chiamata Operazione Guardian of Prosperity, è stata creata per proteggere la sicurezza energetica degli alleati come l’Europa, il Giappone e anche la Cina. “Il Mar Rosso è di grande importanza strategica in quanto attraverso di esso passa il 12% del petrolio mondiale e l’8% del gas naturale liquefatto trasportati su nave, oltre ad altre merci”, afferma un esperto del settore.

Gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso hanno causato problemi ai trasporti marittimi, con diverse compagnie che hanno dovuto interrompere o ridurre i loro servizi lungo questa rotta. Tuttavia, la presenza della marina americana nel Mar Rosso ha mantenuto una relativa calma dei mercati, ma la situazione potrebbe cambiare nel futuro.

Gli Stati Uniti hanno raggiunto l’autosufficienza energetica da molti anni e non dipendono più dal petrolio arabo, ma l’Europa e l’Asia sono fortemente dipendenti da queste rotte per l’approvvigionamento di energia. Mentre gli Stati Uniti difendono la libertà di navigazione e la sicurezza dei trasporti nel Mar Rosso, alcuni esperti mettono in evidenza i limiti della leadership americana. “La mancanza dell’Arabia Saudita e degli Emirati nella coalizione guidata dagli Stati Uniti nel Mar Rosso dimostra che la leadership americana è destinata a peggiorare”, sostiene un analista internazionale.

Il futuro sarà caratterizzato da un caos crescente e prolungato, poiché mancano le basi per un nuovo ordine mondiale guidato dalla Cina. L’assenza di un’alternativa chiara alla leadership americana lascia molte domande aperte per il futuro delle rotte energetiche globali e delle società dipendenti da esse. Mentre gli Stati Uniti si sforzano di mantenere la sicurezza nel Mar Rosso, resta da vedere quali saranno le prossime mosse delle potenze mondiali per garantire la regolarità degli approvvigionamenti energetici.

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