La FIA non consentirà più dichiarazioni politiche individuali dei piloti di F1 dal 2023

La FIA non consentirà più dichiarazioni politiche individuali dei piloti di F1 dal 2023

Lars Leftink

La FIA è intervenuta e ha apportato alcune modifiche ai regolamenti in modo da poter gestire e sanzionare le singole dichiarazioni politiche rilasciate da piloti o team. L’ente del motorsport sta intervenendo dopo che il numero di sinistri è aumentato in modo significativo negli ultimi anni.

Dal 2023, i conducenti potranno ancora fare dichiarazioni politiche, ma non da soli. I conducenti amano Lewis Hamilton e Sebastian Vettel lo hanno fatto più volte e con modalità diverse negli ultimi anni (casco, magliette, ecc.), ma dovranno prima chiedere l’autorizzazione FIA ​​a partire dal 2023. Si tratta principalmente di dichiarazioni politiche durante la cerimonia dal podio dopo la gara e durante le conferenze stampa /interviste. I regolamenti non specificano quale possa essere la possibile sanzione se un conducente non li rispetta. Di solito si tratta di una multa per il conducente in questione.

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Spiegazione dell’AIF

La FIA spiega all’articolo 12 del Codice Sportivo Internazionale cosa comporterà il divieto di dichiarazioni politiche senza l’autorizzazione della FIA. A che tipo di affermazioni dovremmo pensare? “In generale, fare e mostrare dichiarazioni o osservazioni politiche, religiose e personali, in particolare contrarie al principio generale di neutralità promosso dalla FIA, salvo previa autorizzazione scritta della FIA per le competizioni internazionali o dell’ASN competente per gare nazionali di loro competenza. »

Inizia a lavorare

La FIA sta anche chiarendo che vuole continuare a combattere la discriminazione e continuare a lottare per la parità dei diritti umani. “La FIA promuoverà la protezione dei diritti umani e della dignità umana e si asterrà da qualsiasi discriminazione basata su razza, colore, sesso, orientamento sessuale, origine etnica o sociale, lingua, religione, opinione filosofica o politica”. Ciò si allinea bene con una precedente dichiarazione del presidente della Formula 1 e della FIA Mohammed Ben Sulayem dopo che piloti e dipendenti della Formula 1 sono stati attaccati verbalmente durante la stagione.

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