La giovane tatuatrice e influencer Shani Louk è diventata il simbolo del massacro del 7 ottobre, quando è stata uccisa durante un attacco al festival Nova. Una foto della ragazza senza vita circondata da miliziani di Hamas ha recentemente vinto il premio Reynolds del Journalism Institute, scatenando polemiche in Israele e sui social.
I parenti della giovane accusano il fotoreporter di essere a fianco dei miliziani di Hamas durante la strage, mentre la comunità ebraica esprime indignazione e chiede spiegazioni alla Associated Press. Tuttavia, gli organizzatori del premio difendono la scelta della foto, sottolineando l’importanza del giornalismo nel documentare eventi anche tragici.
Il fotografo palestinese nega le accuse e racconta la sua esperienza nella scena del crimine, mentre il padre di Shani Louk si dice contento che la foto sia stata premiata e la definisce una delle più importanti degli ultimi 50 anni. La situazione continua a suscitare dibattiti e tensioni, evidenziando la delicatezza e la complessità di certi eventi nel contesto politico e mediatico attuale.
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