Se potessi abbreviare il tempo ed essere in grado di fare ciò che normalmente si farebbe in 12 anni in soli 4 ore e mezza?
Dovremmo chiedere all’astrofotografo Bartosz Wojczyński, che ha immortalato il via Lattea fare un Foto da 2.2 gigapixel in una notte. Un’opera che ha battuto – sia per tempistica che per dimensioni – l’opera realizzata qualche mese fa dal finlandese JP Metsavainio, che ha scattato un’immagine della nostra Galassia, delle dimensioni di 1,7 gigapixel, in un buon momento 12 anni, con un tempo di esposizione complessivo di 1.250 ore cumulate. Niente a che vedere con l’impresa difficile da ripetere di Wojczyński.
Per prendere “l’esplosione” della Via Lattea, l’astrofisico usava due astrografi Takahashi Epsilon 130D, con una lunghezza focale di 430 mm, f / 3.3 e due fotocamere Nikon D810A posto su una montatura per astrofotografia Losmandy G11. Se vi state chiedendo quale possa essere il valore di tali apparecchiature, preparatevi a stupirvi: stiamo parlando di $ 25.000 (ma non temere, potrebbe presto essere possibile immortala la Via Lattea in time-lapse utilizzando uno smartphone Google Pixel).
Per catturare contemporaneamente due distinte regioni del cielo, i telescopi sono stati posizionati con una leggera angolazione tra loro, come ha spiegato l’astrofisico PetaPixel. La notte delle riprese di ieri sera 13 maggio, le condizioni di osservazione del cielo erano ottimali: aria secca con “ottima trasparenza”, satelliti artificiali in ombra e nessuna forma rilevabile di inquinamento luminoso. Inoltre, lo scatto è stato fatto in alta quota, in Namibia.
Il risultato finale è una foto composta da 110 quadrati di mosaico (55 per il telescopio), con una risoluzione di 53.480 x 41.010 pixel e un peso di oltre 13 gigabyte. Il tempo di esposizione, come mostrato sul sito web di fotografia, era quattro minuti per scatola a 400 ISO.
“Rispetto ad altri progetti gigapixel simili, il mio era molto corto perché ho usato una doppia configurazione mirata alla regione più luminosa del cielo notturno, quindi non era necessaria un’esposizione particolarmente lunga”.
L’utilizzo di fotocamere reflex digitali Invece delle fotocamere per l’astrofotografia, ha anche permesso di fotografare il cielo notturno mantenendo inalterati i suoi colori naturali, come lo percepirebbe un occhio umano se fosse abbastanza sensibile alla luce. L’effetto finale è davvero impressionante: un raggio viola di penombra si mescola ai toni ambrati della Galassia, i “colori dominanti delle stelle della Via Lattea”, ha spiegato l’astrofisico.
Il video che riportiamo di seguito, intitolato “Gigapixel della Via Lattea”, è un viaggio “dentro” la fotografia di Wojczyński, con primi piani ad alta risoluzione che mettono in risalto i dettagli impercettibili – ma di grande impatto visivo – della nostra Galassia.
“Fanatico di Twitter. Piantagrane. Fanatico del bacon malvagio. Giocatore sottilmente affascinante. Esperto di birra.”
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