La Juventus, che è Emanuele Pecorino, il nuovo attaccante dell’Under 23

Dopo il Milan Primavera, ha passato un pomeriggio “speciale” con lo svedese. Sostituirà Elia Petrelli nell’U23. Chissà se Pirlo non gli darà opportunità

Sei mesi fa, il Milan non ha voluto investire su Emanuele Pecorino, centravanti classe 2001 che stamattina ha fatto visita a J Medical. Il nuovo attaccante del Catania U23 della Juventus è cresciuto a Catania: l’anno scorso si è allenato con Ibrahimovic, quest’anno potrebbe farlo con Cristiano Ronaldo.

E a Torino il confine tra Primavera, seconda squadra in Lega Pro e prima in Serie A è molto sottile, come ben sa un altro numero 9 siciliano, Marco Cosimo Da Graca, il palermitano che la scorsa settimana con la Spal ha esordito con. Anche Pirlo è andato vicino al gol, propiziando quello di Chiesa con un tiro che è stato appena bloccato dal portiere. Sabato è ripreso il campionato Primavera (che vede i bianconeri grandi favoriti, anche se la Roma li ha battuti in partita diretta, ed è davanti al tavolo) e Da Graca è tornato con i suoi coetanei, in gol subito, alla Lazio. È stato in panchina 7 volte con Pirlo, è facile per Pecorino prendere questo posto nello spogliatoio dei grandi nei prossimi mesi se necessario.

La parentesi rossonera

A Milano il giovane attaccante, che aveva tirato i primi calci al Trinacria, arrivato a Catania all’età di 9 anni, aveva visto solo la prima squadra ad allenarsi, senza mai poter essere convocato per le partite ufficiali, né avere il maglia con il nome. sopra. I rossoneri lo avevano preso in prestito, mettendolo a disposizione della Primavera, appena retrocessa: era il centravanti di una stagione trionfante, in cui la squadra di Federico Giunti aveva già vinto la promozione aritmetica a febbraio, un mese prima della squalifica per Covid. . Sette gol in 14 partite, con la maglia numero 9: il 10 era di Daniel Maldini. E quando si è ritrovato ad allenarsi con il grande Pecorino, è stato preso di mira da Ibrahimovic, durante una seduta in palestra: è stato lui stesso a raccontarlo, mesi fa, aggiungendo con un sorriso di averlo apprezzato, viste le sue continue critiche che giorno. , come il modo in cui un leader rompa il ghiaccio. Quando il Milan lo ha preso, aveva già visto il calcio dei più grandi, grazie a Walter Novellino, che il 7 aprile 2019 lo ha schierato in Serie C, 35 ‘al posto dell’Argentino Lama, contro il Bisceglie, a Massimino. Fu il primo richiamo: contribuì al gol della vittoria, con un colpo di testa parato sulla linea e spinto in rete da un compagno di squadra, visse i restanti 4 giorni dalla panchina, il primo dell’anno successivo, poi s ‘è si trasferisce a Milano.

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Tornare a casa

I rossoneri, nonostante la buona prestazione, hanno deciso di non esercitare il diritto di riscatto, anche perché il posto che avrebbero dovuto dargli, nel caso avesse più senso lasciarlo al ragazzo, un anno più giovane, che era la sua riserva, oppure Lorenzo Colombo (appena ceduto in prestito alla Cremonese). E il Catania non ha ceduto: lo hanno messo in prima squadra, a 19 anni, sapendo che così avrebbero potuto venderlo ancora meglio. Per arrivare al milione di euro investito dai bianconeri, Pecorino ha messo i suoi: 15 presenze e 5 gol, esattamente lo stesso bottino del giocatore che andrà a sostituire, il contemporaneo Elia Petrelli, appena trasferitosi al Genoa nel caso Portanova, con una valutazione di 8 milioni, con una plusvalenza di 7,6 (la Juve l’aveva presa dalle giovanili del Cesena, investendo 400mila euro) e bonus fino a 5,3. Petrelli salirà di categoria, dato che Preziosi lo ha prestato alla Reggina in B, Pecorino, che compirà 20 anni il 15 luglio, cambierà solo gruppo. Centravanti alto e snello, mancino, molto talentuoso nel gioco aereo, ma anche con una buona progressione e una tecnica tutt’altro che spregevole per una persona della sua statura, ha segnato il primo gol in Serie C nel modo più sincero. Partita, il derby col Palermo, di Renzo Barbera, con il suo rovescio di un gol a dieci minuti dal termine. Basta e andare avanti per cercare di ritagliarsi un posto con i più grandi, passando per gli under 23, come è riuscito a fare Gianluca Frabotta nel 2019.

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