Io è uno dei satelliti naturali di Giove (il più interno) e sulla sua superficie esistono più di 300 vulcani attivi. Attualmente, la sonda Juno della NASA ha le sue “orecchie” puntate verso la luna, in attesa di sentire le “strane” onde radio dal corpo celeste.
Poiché Io è molto vicino a Giove, l’attrazione gravitazionale del pianeta fa sì che il satellite crei un gigantesco calore interno, che ha portato a centinaia di eruzioni vulcaniche sulla superficie lunare. I vulcani, infatti, rilasciano nello spazio 1 tonnellata di gas e particelle al secondo. Successivamente, parte di questa materia (che si divide in ioni ed elettroni) cade su Giove.
elettroni catturati nel campo magnetico vengono accelerati verso i poli di Giove e, strada facendo, generano un fenomeno che gli scienziati chiamano “onde radio HF”. Quando la sonda spaziale Juno è nel posto giusto per ascoltarli, lo strumento Juno’s Waves può captare queste onde radio.
Utilizzando il veicolo spaziale, i ricercatori possono scoprire da dove provengono le trasmissioni radiofoniche nell’enorme campo magnetico di Giove. I dati, tra l’altro, possono aiutare gli esperti a far luce sul comportamento degli enormi campi magnetici creati dai giganti gassosi. Secondo i dati, gli elettroni che creano queste onde radio emettono un’enorme quantità di energia. 23 volte più del previsto dai ricercatori.
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